Dora Moroni racconta in un’intervista a “Oggi” gli ultimi giorni di vita del suo ex marito, il cantante Christian, scomparso a 82 anni lo scorso settembre. “È successo tutto all’improvviso – rivela – come una vertigine di cinque giorni: il ricovero in ospedale, la diagnosi che non lascia speranza e poi quel vuoto, questo silenzio che mi pesa così tanto, Christian non c’è più, se ne sono andati anche i nostri 40 anni di vita insieme, le nostre telefonate della sera”. Il primo incontro tra Christian – nome d’arte di Gaetano Cristiano Vincenzo Rossi – e Dora Moroni risale al 1985. Lui, originario di Palermo e figlio di un poliziotto e di una casalinga, dominava le classifiche, tanto da essere ribattezzato “lo Julio Iglesias italiano”. Lei, divenuta celebre come la prima “valletta parlante” della televisione italiana, aveva da tempo abbandonato i riflettori dopo il terribile incidente automobilistico che la vide coinvolta insieme al conduttore Corrado e alla moglie di quest’ultimo. Un dramma che segnò profondamente la sua vita, costringendola ad un lungo ricovero in ospedale e a un altrettanto lungo percorso di riabilitazione.
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Christian e Dora Moroni, il divorzio fu turbolento
La loro storia d’amore, intensa e passionale, fu coronata dal matrimonio nel 1987. Dal loro legame venne al mondo Alfredo, oggi residente negli Stati Uniti, che ha regalato ai genitori la gioia di diventare nonni. Dieci anni più tardi, nel 1997, la coppia pose fine al matrimonio con un divorzio difficile e tormentato, segnato da tensioni e reciproche accuse. Dopo oltre vent’anni di silenzio e incomprensioni, i due artisti hanno però stupito il pubblico ritrovando la serenità e un rinnovato affetto, suggellando così una pace che in pochi avrebbero creduto possibile. “Ognuno di noi voleva il bambino tutto per sé – spiega Dora Moroni a “Oggi” – Ci siamo accusati delle peggiori nefandezze perché avevamo paura di perderlo. Non eravamo abbastanza maturi, i giornali, poi, hanno fatto bruciare troppo a lungo un fuoco che noi avevamo appiccato per paura e inesperienza La morte di Christian è stata un duro colpo per lei ed è coincisa anche con alcuni problemi fisici. “Ha ceduto la colonna vertebrale, stamattina mi hanno tutta sforacchiata”, racconta a “Oggi”. Ad aiutarla da 10 anni è una sua carissima amica, Antonella, che per lei è come una sorella. “Quando lo conobbi – dice la 70enne a proposito del suo ex marito – lui era famosissimo, io ancora convalescente per l’incidente che spezzò la mia carriera: eppure volle subito sposarmi”.

I due si riappacificarono grazie alla nipote
“Ci incontrammo nel 1985 – ricorda Dora Moroni – quando un settimanale ci mise insieme per un servizio fotografico sulla neve di Ponte di Legno. Lui era famosissimo, io ero ancora convalescente. Sul set, Christian fece di tutto per mettersi in secondo piano, voleva che fossi io a ‘splendere’”. I due si sono sentiti telefonicamente “pochi giorni prima del ricovero”. “Era felice perché nostro figlio Alfredo, che vive vicino a Los Angeles, gli aveva fatto un’improvvisata – confida – era arrivato dall’America con una cugina che Christian non vedeva da anni”. Fu la nipote a far riappacificare i due ex coniugi nel 2009. “Volle battezzare sua figlia Ayleen a Ravenna – racconta Dora Moroni – era una strategia per riunire la famiglia, non lo ringrazierò mai abbastanza. Io e Christian eravamo i nonni, non potevamo sottrarci. Con grande cautela ci siamo prima avvicinati e poi abbracciati”. “Né io, né lui ci siamo più ricostruiti una vita sentimentale – sottolinea – Non ci abbiamo proprio più pensato e sa perché? Perché il bene dura anche senza matrimonio. E un bene come quello che ci siamo voluti noi non è replicabile”.

“I suoi bengalini, Paolo e Lilly, adesso canteranno per me”
A mancarle adesso sono le telefonate con il suo ex marito, soprattutto per “il modo in cui cominciavano: ‘Ciao, sangue mio’. E la maniera in cui finivano: non mancava mai di dirmi quanto lo avessi reso felice. Anche quando non stava bene, cercava di tirarmi su: ‘Non ti preoccupare, amore mio. Abbiamo un figlio meraviglioso che ci protegge da lontano’. Ora mi pento della mia riservatezza, io non ero così espansiva con le parole”. Oggi Dora Moroni è “economicamente tranquilla”. “Ho avuto quello che mi spettava di diritto e che non ho percepito per 40 anni – confessa – La pensione è stata adeguata al mio standard di salute”. Adesso ad allietarle le giornate ci sono anche “Paolo e Lilly, i bengalini che ho ereditato da Christian: adesso canteranno per me, E lui, dal cielo, sorriderà”.
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