Chiara Francini: "Sono una donna di me*da perchè non ho figli"

Chiara Francini: “Da qualche parte, penso di essere sbagliata perchè non ho avuto figli”

Daniela Vitello

Chiara Francini: “Da qualche parte, penso di essere sbagliata perchè non ho avuto figli”

| 11/02/2023
Chiara Francini: “Da qualche parte, penso di essere sbagliata perchè non ho avuto figli”

6' DI LETTURA

Sono quasi le due di notte quando Chiara Francini, co-conduttrice della quarta serata del 73esimo “Festival di Sanremo”, si rivolge al figlio che non ha avuto affrontando con intensità e realismo il tema della maternità mancata. Il suo monologo evidenzia come spesso la società faccia sentire inadeguata una donna single, non sposata e senza figli.

“Arriva un momento della vita in cui è chiaro che sei diventato grande: quando hai un figlio.

Ora, io, un figlio non ce l’ho, però credo che sia una di quelle cose dopo la quale è chiaro che non potrai essere più giovane come quando avevi sedici anni, con il liceo, la discoteca e il motorino. E c’è un momento in cui tutti intorno a te cominciano a figliare. È una valanga.

Ma… inizia sempre da una che lo sapevi sarebbe diventata mamma prima di tutte. Nel mio caso, la Lucia.

C’è stato un giorno, qualche anno dopo la fine del liceo, che la Lucia mi aveva chiesto di vederci. Era pomeriggio, eravamo al bar della piscina, lei mi guardava tutta emozionata e io anche un pochino perplessa di tutto questo entusiasmo. Stava lì e non diceva nulla. Poi, a un certo punto, con una faccia che non le avevo mai visto mi fa: ‘ODDIOOOOO!!! Finalmente posso dirtelo! Sono incinta!’”.
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Gianni Morandi e Chiara Francini (Foto da video)

“Quando qualcuna ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata, qualcosa ti esplode dentro”

“Incinta. Quando qualcuna ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata, non sai mai che faccia fare.

Quando qualcuna ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata c’è come qualcosa che ti esplode dentro. Una specie di buco in mezzo agli organi vitali e, mentre accade tutto questo, tu devi festeggiare perché la gente incinta è violenta e vuole soltanto essere festeggiata. E non c’è spazio per la tua paura, per la tua solitudine. Tu devi festeggiare. Come l’albero di Natale che tengo nel mio salotto sempre acceso, un albero di Natale assolutamente insensato che continua ad accendere le sue lucine anche a luglio, fuori tempo massimo. Una festa continua senza nessuna natività. E io ho festeggiato.

‘Ma dai Lucia, ma è stupendo!’ … E poi, non sapere più che cosa dire. E quello era soltanto l’inizio, perché di lì a poco mi pareva che tutti intorno a me avessero avuto, stessero avendo o avrebbero avuto un figlio.

Passeggini, passeggini ovunque.

Un esercito di donne coi capelli corti e maschi stempiati con la panza che spingono passeggini con dentro neonati mostruosi e pieni di amore”.
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Chiara Francini (Foto da video)

“Quando ti decide magari il corpo ti fa il dito medio e tu ti senti una fallita”

E io, io che continuavo a fare le mie cose sempre meglio, con sempre più persone che mi guardavano e mi amavano. E poi. E poi a un certo punto io mi sono accorta che se non mi sbrigavo io, forse, un figlio non ce lo avrei mai avuto. E che anche se anche mi sbrigavo, poi non era mica detto. Perché poi anche quando ti decidi magari il corpo ti fa il dito medio e tu, allora, pensi di avere aspettato troppo, di essere una fallita.

La parte più difficile di fare un figlio è immaginarselo. Immaginarsi come sarà. E se poi fa delle cose che io non condivido? E se viene troppo diverso da me? Nel mio caso, di sicuro, verrà diverso da me!

Ma io come faccio con te, bambino? Ancora non sei nato, ancora non so nemmeno se riesco a farti nascere, che già non ci capiamo?

Io te lo dico: avere una mamma come me ti creerà solo un sacco di problemi. Io so e quasi spero che se sarai maschio sarai gay e io t’amerò senza una fine. Però forse preferirei che non lo fossi, perché per te sarà più difficile e io vorrei che per te fosse facile”.

Chiara Francini e Amadeus (Foto da video)

“Non essere buono perchè sennò dovrò passare tutta la vita a difenderti”

“Ti prego, vienimi su brillante, con la battuta pronta. Odia, odia, odia ciò che si deve odiare. Odio l’ingiusto, il male, perché è solo con quell’odio lì che si fanno le cose. Non è vero che si fanno con l’amore. Sì, con l’amore si fanno certe cose, ma il grosso si fa con quell’odio lì. Profondo, viscerale, instancabile. Ti prego, non essere una di quelle creature troppo buone perché sennò dovrei passare tutta la vita a difenderti.  E c’è il  caso che  tu  venga  una creatura meno capace di guardare, di camminare. Io vorrei fare come la mia mamma che non mi ha mai preso nel suo lettone. Piangerai nel tuo letto. Devo essere abbastanza forte da lasciarti piangere. Non devo essere debole.

Ma lo vedi come parlo? Come se tutto dipendesse da me, come se tu non esistessi ancor prima di esistere.

Io da qualche parte penso di essere una donna di me*da perché non so cucinare, perché non mi sono mai sposata e perché non ho avuto figli. Lo so che razionalmente non è così, però c’è questa voce, esiste, e io, alla fine, penso che abbia ragione lei, che io sia sbagliata.

E io già lo so, bambino, tu mi porterai via tutta la creatività, tutta la luce, ci sarai soltanto tu al centro della scena e io sarò una semplice comparsa e poi diventerò grande e poi vecchia e non potrò più fare finta che il tempo non stia passando, perché ci sarai tu, a ricordarmi in ogni momento che la mia gioventù è finita. E penso che mi farai così felice, che poi non mi farai mai così felice, perché è così che vanno le cose della vita: non sono mai come te le eri aspettate”.

“Io volevo solo essere preparata, volevo solo che tu fossi fiero di me”

“E io ti aspetto e ti desidero così tanto che sarai per forza una delusione. Ma come parlo…? Ma che mamma sono? No, ancora non sono una mamma…

Ma quanto mi è costato diventare come sono? E quanto costerà a te?

E in mezzo a tutto questo bisogno di arrivare, a questo amore, a questa vita, io forse non so più dove metterti.

O, forse, penso che sei tu che non vuoi venire da me, perché credi che io mi sia dimenticata di te, che io mi sia dimenticata della vita. 

Ma io volevo soltanto essere brava, io volevo soltanto essere preparata, io volevo soltanto che tu fossi fiero di me.

Anche se ancora non ci sei.

Forse, perché ci sei sempre stato”.

Pubblicato il 11/02/2023 09:09

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