Dopo la Spagna, è la volta della Romania. Chiara Ferragni, affossata in patria dal pandoro-gate, cerca riscatto all’estero. Qualche settimana fa, è stata accolta come una star a Granada dove ha presenziato ai Goya Awards, il più importante riconoscimento cinematografico spagnolo. Ai microfoni di “Hola!”, l’imprenditrice digitale ha parlato per la prima volta di Giovanni Tronchetti Provera, l’uomo che ha preso il posto di Fedez nel suo cuore. “Sono molto felice – ha dichiarato – Lui è una persona che è venuta fuori nell’ultimo anno, è un bravissimo ragazzo. Avevo bisogno di un bravo ragazzo come lui. Federico? No, non torneremo mai insieme. Mai”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
Chiara Ferragni cerca riscatto in Romania: è la prima cover dopo lo scandalo
Chiara Ferragni è poi partita alla conquista della Romania posando per “Elle”. È la sua prima copertina (subito esposta nel suo ufficio, ndr) dopo lo scandalo che l’ha travolta. A fotografarla è stato Nicholas Fols. L’influencer, felice come una bambina, mostra sui social alcuni momenti dello shooting. “Chiara Ferragni rimane un fenomeno dopo 15 anni nella scena della moda”, è il titolo del servizio che l’edizione rumena di “Elle” dedica all’imprenditrice digitale. “Chiara è uno dei nomi che ha trasformato la moda nell’ultimo decennio – si legge sulla rivista patinata – Il successo non appartiene solo alle grandi case di moda, ma anche a chi disegna e costruisce il proprio marchio, chi sa creare connessioni e avvicinare la moda alle persone. Farsi vedere non basta più. Ciò che conta è l’impatto reale, i contratti firmati, le collaborazioni che trasformano un brand di nicchia a un successo internazionale. La presenza di Chiara Ferragni qui rappresenta anche un’apertura a nuove possibilità per l’industria della moda rumena”.
Selvaggia Lucarelli: “Provo empatia per Chiara Ferragni”
Qualche giorno fa, ospite di “Verissimo”, Selvaggia Lucarelli, ovvero colei che per prima ha sollevato il caso del pandoro Balocco, ha affermato che Chiara Ferragni ha diritto ad una seconda possibilità. “È un periodo della vita in cui provo un po’ di empatia nei suoi confronti – ha dichiarato – Mi sembra che abbia pagato a sufficienza per quello che ha commesso, perché non credo che quello che ha commesso sia stato un errore. È un po’ facile liquidare la faccenda così. Credo che abbia fatto qualcosa di profondamente sbagliato ed eticamente discutibile. L’aspetto penale della vicenda non mi interessa minimamente. Penso che lei abbia pagato da un punto di vista reputazionale, è ancora relegata ad una sorta di morte sociale per cui qualsiasi cosa dica o faccia viene tempestata di insulti. Però direi che è il momento di lasciare che abbia una seconda possibilità. Ha pagato molto anche da un punto di vista professionale perché oggi la sua professione e le sue società versano in una crisi profondissima. Cosa dobbiamo chiederle di più? Il carcere? Mi sembra tutto un po’ eccessivo”.
