Chiara Ferragni, multa da 1 milione di euro per il pandoro Balocco

Chiara Ferragni, multa da 1 milione di euro per il pandoro rosa Balocco

Daniela Vitello

Chiara Ferragni, multa da 1 milione di euro per il pandoro rosa Balocco

| 15/12/2023
Chiara Ferragni, multa da 1 milione di euro per il pandoro rosa Balocco

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Sanzione di oltre un milione di euro alle società riconducibili a Chiara Ferragni e di 420 mila euro a Balocco per “pratica commerciale scorretta”. Il caso scoppiato un anno fa è quello del pandoro rosa firmato dall’imprenditrice digitale e legato ad un’operazione di beneficenza.

Chiara Ferragni (Foto Instagram)

“Le società di Chiara Ferragni hanno incassato oltre 1 milione di euro”

“Le suddette società – si legge sul sito dell’Antitrust – hanno fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro ‘griffato’ Ferragni avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino. La donazione, di 50mila euro, era stata invece già effettuata dalla sola Balocco mesi prima. Le società riconducibili a Chiara Ferragni hanno incassato dall’iniziativa oltre 1 milione di euro. L’Autorità contesta alle tre società ((Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l. e Balocco S.p.A. Industria Dolciaria, ndr.) di aver attuato una pratica commerciale scorretta per aver pubblicizzato il ‘Pandoro Pink Christmas’, ‘griffato’ Chiara Ferragni, lasciando intendere ai consumatori che, comprandolo, avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino per acquistare un nuovo macchinario per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. Le società Fenice e TBS Crew hanno incassato la somma di oltre 1 milione di euro a titolo di corrispettivo per la licenza dei marchi della signora Ferragni e per la realizzazione dei contenuti pubblicitari senza versare nulla all’ospedale Regina Margherita di Torino”.

Il pandoro firmato da Chiara Ferragni per Balocco (Foto Instagram)

“La donazione era già stata fatta dalla sola Balocco, in cifra fissa, a maggio 2022”

Nel dettaglio, la “pratica commerciale scorretta” è consistita nel “far credere, nel comunicato stampa di presentazione dell’iniziativa, che acquistando il ‘Pandoro Pink Christmas’ al prezzo di oltre 9 euro, anziché di circa euro 3,70 del pandoro non griffato, i consumatori avrebbero contribuito alla donazione che, in realtà, era già stata fatta dalla sola Balocco, in cifra fissa, a maggio 2022, quindi molti mesi prima del lancio dell’iniziativa, avvenuto a novembre 2022”. E poi ancora nell’”aver diffuso, tramite il cartiglio apposto su ogni singolo pandoro ‘griffato’ Ferragni, informazioni idonee ad avvalorare la circostanza – non vera – che l’acquisto del prodotto avrebbe contribuito alla donazione pubblicizzata” e nell’”aver pubblicato post e stories sui canali social della signora Ferragni in cui si lasciava intendere che comprando il ‘Pandoro Pink Christmas’ si poteva contribuire alla donazione e che la Signora Ferragni partecipava direttamente alla donazione, circostanze risultate non rispondenti al vero, nonostante le sue società avessero incassato oltre 1 milione di euro”.

Chiara Ferragni (Foto Instagram)

“Questa pratica ha limitato considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori”

“L’Autorità ha ritenuto inoltre che anche il prezzo del pandoro ‘griffato’, che è stato proposto in vendita al pubblico a un prezzo pari a circa due volte e mezzo il prezzo del Pandoro classico Balocco, abbia contribuito a indurre in errore i consumatori rafforzando la loro percezione di poter contribuire alla donazione acquistando il ‘Pandoro Pink Christmas’ – conclude la nota dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato – Secondo l’Antitrust questa pratica ha limitato considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori facendo leva sulla loro sensibilità verso iniziative benefiche, in particolare quelle in aiuto di bambini affetti da gravi malattie, violando il dovere di diligenza professionale ai sensi dell’articolo 20 del Codice del Consumo e integrando una pratica commerciale scorretta, connotata da elementi di ingannevolezza ai sensi degli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo”.
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Selvaggia Lucarelli e Chiara Ferragni (Foto Instagram)

A sollevare il caso, un anno fa, era stata Selvaggia Lucarelli

Un anno fa, a sollevare il caso del pandoro rosa di Chiara Ferragni, must have natalizio per tutti i fan della regina di Instagram, era stata Selvaggia Lucarelli. Oggi la scrittrice commenta così la notizia della sanzione comminata a Chiara Ferragni: “L’operazione Balocco spiega bene la differenza tra beneficenza e operazione commerciale mascherata da beneficenza, operazione particolarmente odiosa perchè utilizzava una questione come i bambini malati e gli ospedali che li curano. Ma mettiamo da parte la questione morale (che esiste eccome) e vediamo cosa ha accertato l’Antitrust, che poi è quello su cui avevo lavorato per Domani. La donazione all’ospedale per la cura dei bambini malati era stata fatta da parte di Balocco mesi prima (maggio) dell’operazione commerciale natalizia (novembre). Erano stati donati 50 000 euro (wow). Quindi, come avevo sottolineato più volte, era completamente slegata dalla vendita dei Pandori. Chi guadagnava dalla vendita erano l’azienda e Ferragni, al limite”.

Chiara Ferragni (Foto Instagram)

“Sei ricca, ma evidentemente la ricchezza non ti basta mai”

“I Pandori griffati Ferragni – prosegue – erano stati venduti a un prezzo più alto: “il prezzo del pandoro ‘griffato’, che è stato proposto in vendita al pubblico a un prezzo pari a circa due volte e mezzo il prezzo del Pandoro classico Balocco, ha contribuito a indurre in errore i consumatori rafforzando la loro percezione di poter contribuire alla donazione acquistando il ‘Pandoro Pink Christmas’”. Le società di Chiara Ferragni avevano incassato la somma di oltre 1 milione di euro a titolo di corrispettivo per la licenza dei marchi e per la realizzazione dei contenuti pubblicitari senza versare nulla all’ospedale Regina Margherita di Torino. Insomma, sei ricca, ma evidentemente la ricchezza non ti basta mai. Devi arricchirti pure usando a sproposito la parola beneficenza destinata alla cura di bambini malati. Salvo poi presentarti alla conferenza stampa di Sanremo e strappare l’assegno a favore di telecamera per darti una smaltata all’immagine. Ricordatevi: la beneficenza è una cosa seria. E come sapete per me questa battaglia è sacra e non risparmio niente e nessuno, da Ferragni all’ultima delle collette di parrocchia. Oggi, rispetto a ieri, mi sembra ne valga un po’ più la pena”.

Pubblicato il 15/12/2023 10:31

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