Carlo Taormina difende Alessandra Demichelis: “Regole antiquate"

Carlo Taormina difende Alessandra Demichelis: “Regole antiquate: il privato è sacro”

Germana Bevilacqua

Carlo Taormina difende Alessandra Demichelis: “Regole antiquate: il privato è sacro”

| 03/07/2023
Carlo Taormina difende Alessandra Demichelis: “Regole antiquate: il privato è sacro”

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L’avvocato Carlo Taormina è il legale che difende e rappresenta Alessandra Demichelis nella causa contro l’Ordine degli Avvocati del Piemonte che ha deciso per l’ex concorrente di “Pechino Express” una sospensione di 15 mesi dalla professione. Il motivo? Secondo i cinque giudici del collegio, “la condotta della legale sarebbe lontana dai principi di ‘serietà e sobrietà’ ai quali dovrebbe ispirarsi l’esercizio della professione”. Le motivazioni della sentenza sarebbero contenute in un memoriale di 50 pagine.  Il professore Carlo Taormina, docente di Procedura penale ed ex sottosegretario al ministero dell’Interno, in un’intervista al “Corriere della Sera”, parla di confine “tra attività professionale e vita privata”. “Cicciolina è stata una deputata del Parlamento, e fuori faceva la pornostar; Berlusconi era presidente del Consiglio e di sera faceva il bunga bunga”, dice l’avvocato parlando di scissione tra vita pubblica e privata.

Carlo Taormina e Alessandra Demichelis (Foto Instagram)

“Demichelis potrebbe avere pubblicato foto inadeguate? Lo vedremo”

L’avvocato commenta la condanna di sospensione e spiega: “A mio avviso, le regole deontologiche della nostra professione sono antiquate e oscurantiste, lontane mille miglia dai social network e dalla Costituzione repubblicana. Non c’è una sola norma che sia chiara, sul punto, e che rispecchi la realtà dei tempi. Di più: questa vicenda riuscirà a mettere a nudo l’arretratezza di queste regole”. Poi aggiunge: “Demichelis potrebbe avere pubblicato foto inadeguate, lo vedremo, ma il punto è un altro: non ho trovato la norma di riferimento, che in questo caso preveda la sospensione. Per dire, la mancanza di probità, comporta l’ammonimento o la censura”. Il legale di Alessandra Demichelis ‘attacca’ i giudici che hanno preso la decisione e dice: “La motivazione del consiglio prende come elemento di maggiore gravità, perché su quello è stabilita la sanzione massima, il fatto che Demichelis abbia intrattenuto rapporti con la stampa e attraverso i social network. Altri atteggiamenti, leggendo la decisione, sono quasi secondari. All’avvocato vengono rimproverati i rapporti troppo fitti con giornali e tv, oltre all’esibizione del proprio corpo. Di più: le viene rimproverato di aver pubblicato la propria memoria difensiva davanti al consiglio”.
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Carlo Taormina e Alessandra Demichelis (Foto Instagram)

“Le sanzioni disciplinari dovrebbero essere legate a comportamenti nella professione”

L’avvocato Carlo Taormina ha le idee chiare in merito all’ingiusta sentenza: “La posizione dominante, tra le persone con cui ho parlato all’interno dell’avvocatura, è che le sanzioni disciplinari debbano essere legate a comportamenti nella professione. Devi rappresentare bene i tuoi clienti, andare in udienza, non corrompere i giudici. Questi sono i comportamenti da vagliare”. Una pena spropositata: “Ritengo che la mia assistita non avrebbe dovuto essere sanzionata. Per dire come vanno le cose: a Roma, un avvocato si faceva pagare dai clienti in cocaina, prese una censura e dieci giorni dopo me lo ritrovai in un’aula. Un altro, arrestato, due mesi di sospensione”. Sulla sentenza che parla di scatti inadeguati commenta: “Nessuno coglie l’effetto satirico e ironico di certe foto? Se io la sera voglio celiare, o fare burlesque? Ma stiamo a scherzare? Possiamo discutere il gusto, non i principi”. E conclude sentenziando: “Ci sarà bisogno di rivedere le regole, nel mondo governato dai social: un’esigenza sottolineata anche nel provvedimento”.

Pubblicato il 03/07/2023 12:58

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