“Sono veramente nera”. Baby K è stata protagonista di uno sfogo sui social dopo una disavventura di cui è rimasta vittima a margine di un concerto tenuto nella città di Teramo. Attorniata dai fan che le chiedevano un selfie, la cantante è stata colpita violentemente da una donna e ha riportato un trauma al seno a causa del quale è stata costretta ad annullare le sue prossime esibizioni. Baby K ha espresso tutto il suo rammarico sui social e ha puntato il dito contro la sicurezza la cui inefficienza sarebbe all’origine dell’accaduto.
Il racconto di Baby K
“Circa tre settimane fa – ha esordito in un video – sono stata accusata, e non è la prima volta che mi è successo, di non aver fatto un selfie con una bambina, scesa dal palco di ‘Battiti’, quando invece ho le foto che io serenamente, come sempre, mi faccio le foto con tutti perché sono questa persona. E’ stata una fake news che ha fatto il suo giro patetico sul web. Questa cosa è talmente lontana dalla verità che infatti l’altro ieri sono andata a Teramo e dopo lo show e la polizia, che è lì proprio per gestire e mantenere l’ordine, ha deciso di fare il contrario del suo mestiere. Ha aperto le transenne, in questo poco spazio dove c’era il mio van, con un terreno dislivellato dove io continuavo a cadere e a storcermi la caviglia”.
“Non riuscivo nemmeno a parlare dal dolore”
Insomma, era un terreno impossibile da calpestare e si è creata una tale calca – avevo bambine e bambini che mi arrivavano al ginocchio – che continuavo a dire: ‘Qua qualcuno si fa male’. Ma a nessuno gliene frega niente, di niente, perché la cosa più importante è farsi una foto. Questa cosa diventa molto pericolosa per tutti. In questa occasione, sono stata caricata da una donna in maniera così forte che ho subito un trauma al seno, per cui ieri non riuscivo nemmeno a parlare dal dolore, sono andata in ospedale e mi hanno detto che…vabbè!”.
“Non è possibile non mettere la sicurezza al primo posto”
“Sono nera, devo cancellare i prossimi show, molti all’estero e stavano andando benissimo, per alcuni ho aspettato otto anni – ha sottolineato – La mia non è una lamentela nel fare le foto, io sono solo felice di guardare le persone negli occhi e vedere queste facce sorridenti che non vedono l’ora di farsi la foto con me. Amo i bambini, amo le persone che mi vogliono bene, è una cosa che mi fa stare bene mentalmente e mi fa bene al cuore, però c’è una cosa che sta sfuggendo di mano.
Non è possibile non mettere la sicurezza al primo posto, non è possibile rischiare costantemente delle situazioni di follia, di grande pericolo per delle foto e che questa cosa non interessi a nessuno tranne che a me (…) Se io scappo perché è troppo pericoloso, mi ritrovo articoli dove sotto le persone commentano quanto io sia una persona di me*da, insulti a non finire su di me, la mia musica, tutto”.
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“In tutti questi anni, per fare le foto, sono stata palpeggiata, strattonata, strozzata”
“Questa volta mi sono fatta male io – ha concluso l’artista – e sono stata tutto il giorno a piangere dal dolore perché non potete capire cosa significa avere liquido tutto attorno al seno che ti arriva sino allo sterno, non riuscivo a muovermi. Ieri non riuscivo nemmeno a parlare e a camminare. Ma se fosse stata una bambina o una anziana che cosa dicevate di me? Io immagino le cattiverie che potrebbero uscire fuori davanti a una notizia del genere, che un’artista crea il panico. La sicurezza non è una nostra responsabilità. Io in tutti questi anni, per fare le foto, sono stata palpeggiata, strattonata, strozzata, spinta, insultata e ciononostante io le foto le faccio comunque, ma la sicurezza deve venire prima di tutto”.