Sei mesi fa, Aurora Ramazzotti ha dato alla luce il suo primogenito Cesare, frutto del suo amore per Goffredo Cerza. La figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti è talmente entusiasta della sua esperienza da mamma che pensa già al secondo figlio. A frenare il suo entusiasmo per motivi economici è proprio il compagno insieme al quale ha rilasciato un’intervista al settimanale “Gente”. “Cesare avrà un fratellino – sentenzia Aurora Ramazzotti – Prima il secondo figlio, poi ne parliamo (del matrimonio che può tranquillamente attendere, ndr). Un bambino sta già a significare che si è legati per sempre”.

Goffredo Cerza: “Esiste una grande differenza fra il primo e il secondo figlio”

“Da un lato non vorrei troppa distanza d’età tra loro – aggiunge a proposito del secondogenito – anche se non mi dispiacerebbe godermi di nuovo la vita, per un pochino. Tutto dipende dal papà…”. “Esiste una grande differenza fra il primo e il secondo figlio”, fa notare Goffredo Cerza. “Non trovo questa grande differenza – ribatte l’influencer – Il primo figlio, invece, comporta un bel cambiamento!”. “È anche una questione di costi – sottolinea il compagno – Avremo bisogno di una casa più grande, di una macchina più grande. Con questo non intendo dire di aspettare troppo per fare un altro bambino, ma almeno dai tre ai cinque anni”. “Non ti preoccupare tesoro! Mi occuperò io della famiglia”, ironizza la 26enne.
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“Non sono riuscita a partorire naturalmente e a dare il mio latte a Cesare”

La neo mamma parla anche del parto avvenuto con taglio cesareo e della sofferenza provocata dal fatto di non poter più allattare Cesare. “Ho cercato di dargli il mio latte, ma a un certo punto non ne avevo più a sufficienza – confida – Ho sofferto un po’ per questo: non ero riuscita a partorire naturalmente, non ero in grado di allattare… La società ci sottopone a una sorta di pressione quando si affrontano temi come il parto e l’allattamento naturale. Hanno cercato per tre giorni di provocare un parto naturale, ma alla fine hanno optato per il cesareo. Mio figlio semplicemente non voleva venire al mondo. Il ginecologo mi aveva anticipato che questa soluzione sarebbe stata necessaria qualora il parto pilotato non avesse funzionato. Io volevo che Cesare nascesse nel modo più naturale possibile. Anche a causa della grande pressione sociale”. 

“Mi fa ancora male se i mass media mi paragonano a mia madre”

“La società ti fa sentire meno mamma se hai fatto il cesareo e se non riesci ad allattare – dice – Io invece sono dell’opinione che ogni madre dovrebbe decidere come partorire”. A farla soffrire è anche il confronto con la celebre madre. “Mi fa ancora male se i mass media lo fanno – confessa – Ma ho lavorato molto su me stessa e mi sono stabilizzata come donna. Non m’importa se qualcuno non mi trova bella: quando mi guardo allo specchio vorrei soltanto sentirmi bene e in salute”.

“Cesare è un bambino super facile da gestire, possiamo portarlo dappertutto”

Aurora Ramazzotti ammette che, dopo il parto, ha vissuto “uno choc”: “All’improvviso devi fare tutto da sola e ti accorgi che è dura: è successo che ho pianto per una giornata intera senza sapere il perché. Con la crescita di Cesare mi sono sempre più abituata al fatto di essere mamma. Adesso io e Goffredo siamo veramente felici”. Fortunatamente, Cesare “è un bambino super facile da gestire. Possiamo portarlo con noi dappertutto.  Anche in presenza di estranei è molto aperto. Ha ereditato i miei occhi ed è sempre sorridente”.

“Mia madre è la baby sitter migliore che ci sia. È pazza di suo nipote”

La 26enne spende belle parole per Michelle Hunziker: “È la baby sitter migliore che ci sia. È pazza di suo nipote. Vuole avere Cesare in continuazione. Mi telefona chiedendo: ‘Quando viene a dormire da me?’ Io rispondo: ‘Sei sicura? Lui si sveglia durante la notte’. La mattina dopo mi dice: ‘Ha dormito tutta la notte come un angelo’. Ma io non le credo”. A proposito dei 20 chili presi in gravidanza dice: “Per la prima volta nella vita non me ne importava niente! Dopo il parto mi sono dedicata a mio figlio: lui era la mia priorità, non la dieta”.