Anna Tatangelo torna a parla di Gigi D’Alessio dopo molti anni e lo fa in occasione di un’intervista rilasciata a Luca Casadei per il podcast “One More Time”. La coppia si è separata dopo 15 anni e un figlio, Andrea, che oggi ha 15 anni. La loro storia d’amore ha fatto inizialmente scalpore per l’enorme differenza d’età, lei aveva 18 anni e lui era un uomo di 30 con alle spalle un matrimonio e tre figli. Oggi Gigi D’Alessio ha una nuova compagna, Denise Esposito, con la quale ha avuto altri due figli. La cantante 38enne ha raccontato della sua infanzia in una famiglia numerosa composta dai genitori e dai suoi tre fratelli. Il successo è arrivato prestissimo dopo la vittoria del primo Sanremo appena 15enne. Anna Tatangelo rivela che l’amore della sua vita è il figlio Andrea. Luca Casadei le chiede: “Vostro figlio ha capito perché suo papà ha avuto altri figli poi?”. “Questa è una domanda difficile – ammette – Credo che Andrea abbia la fortuna di avere una mamma che cerca di fare capire le cose”. “Non lo faccio per Gigi – precisa – lo faccio per Andrea. Gli dico ‘sono i tuoi fratelli e le tue sorelle, è una cosa bella perché un giorno potrai contare su di loro, devi essere felice per papà’. Queste sono le cose che sente dalla mamma”.
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Anna Tantangelo ricorda gli inizi con Gigi D’Alessio: “Io ero ‘la donna’ e ho visto come questo facesse male”
La cantante fa poi un riferimento alla sua storia con Gigi D’Alessio finita dopo 15 anni. La cantante ricorda di avere vissuto un’esperienza simile dal momento che, quando è iniziata la loro storia, Gigi D’Alessio aveva già una moglie e tre figli. “Io ho vissuto il contrario, ho vissuto una guerra interna in cui io ero ‘la donna’ e ho visto come questo facesse male a me, a Gigi e ai figli. Ecco perché mio figlio deve comunque portare rispetto anche alla compagna”, afferma. Anna Tatangelo parla della sua situazione sentimentale e ammette di avere qualcuno al suo fianco, ma precisa: “La persona che mi sta vicino deve rispettare un puzzle già fatto. Ho la mia casa, mio figlio, il lavoro. Se devi minacciare quello che mi sono costruita… No. Ho molta meno pazienza rispetto a prima. Non rimpiango nulla del passato, ma se dovessi vivere una storia del genere oggi o non la vivrei, o la vivrei in maniera diversa”. La cantante ricorda che quando è nata la storia d’amore con Gigi D’Alessio ha risentito delle ripercussioni dell’esposizione mediatica.
“A un certo punto ho sentito l’esigenza di iniziare un percorso con una psicoterapeuta – svela – ero sovrastata da tutto. Ero la compagna di Gigi, le canzoni erano di Gigi, era un continuo attacco, come se la mia storia facesse da prefazione a quello che realmente era Anna. Se non inizio a pensare io a proteggere un po’ quella bambina lì, che non è mai stata bambina, non lo può fare nessuno”.

“Ogni tanto dovremmo staccarci dai social e da quello che pensa la gente”
Il successo per Anna Tatangelo è arrivato troppo in fretta: “L’anno prima del mio primo Festival di Sanremo, nel 2002 – racconta a Luca Casadei – io stavo sul divano con la mia mamma, e le dissi ‘mamma ma secondo te, prima o poi farò Sanremo?’ E lei mi disse: ‘Tu credici’. L’anno successivo feci Sanremo”. La cantante ammette che il giudizio degli altri all’inizio la condizionava molto, ma adesso si dice cresciuta e cambiata. “Avevo paura del giudizio e invece hai carpito la Anna bambina, quella che va protetta. Perché tutti noi abbiamo un bambino da proteggere, il fatto di non rendere troppo conto agli altri e di farsi sovrastare dal giudizio degli altri è importante, ti aiuta a vivere meglio, ogni tanto veramente dovremmo staccarci dai social e da quello che pensa la gente, perché poi ci condiziona la vita purtroppo”.

“Ho odiato il mio secondo Festival, non volevo andarci, la canzone non mi piaceva”
Dopo la vittoria al Festival di Sanremo è arrivata anche la seconda partecipazione quando aveva appena 16 anni. “Ho odiato quel Festival – rivela – perché non volevo andarci. Con il Festival ho sempre avuto un bel rapporto a parte quella volta. Il mio papà però ci teneva era un’occasione importante, eccetera. Però, ti giuro che io proprio non volevo farlo, in primis perché la canzone non mi piaceva”. “Però, da una parte, sono grata a quel momento lì – aggiunge – perché ho capito l’up and down che c’è nel nostro mondo. Perché nel momento in cui ho vinto il primo Festival di Saremmo a 15 anni, sono tornata a Sora e erano tutti pazzi, tipo, ‘bentornata siamo fieri’. L’anno successivo non mi ha considerato nessuno. E lì ho detto, ‘ok, funziona così’. In quel momento ho iniziato a comprendere diverse cose e questo è l’unico aspetto positivo”, conclude.