Andrea Giambruno si scusa per la gaffe: "Non sono razzista"

Andrea Giambruno si scusa per la gaffe: “Non sono razzista”. Selvaggia Lucarelli lo affonda

Germana Bevilacqua

Andrea Giambruno si scusa per la gaffe: “Non sono razzista”. Selvaggia Lucarelli lo affonda

| 03/10/2023
Andrea Giambruno si scusa per la gaffe: “Non sono razzista”. Selvaggia Lucarelli lo affonda

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Andrea Giambruno di nuovo al centro delle polemiche per un termine, che lui stesso ha poi definito “inappropriato”, pronunciato nella puntata di “Diario del giorno” andata in onda lo scorso 29 settembre su Rete 4. A proposito del fenomeno migratorio, il giornalista Mediaset nonché compagno della premier Giorgia Meloni aveva parlato di “transumanza” dei migranti dall’Africa verso l’Europa. Termine che si usa prettamente per indicare lo spostamento degli animali. Una gaffe che ha provocato una tempesta mediatica pari a quella scoppiata quando lo stesso giornalista si era espresso sul tema dello stupro dopo l’episodio di violenza sessuale avvenuto a Palermo.

Giorgia Meloni e Andrea Giambruno (Foto ‘Chi’)

“Mi scuso con queste persone, con il pubblico da casa e con l’azienda che mi ospita”

Il conduttore di “Diario del giorno” ha deciso di porgere le sue scuse pubblicamente. “Durante la puntata di venerdì scorso, dedicata al complesso fenomeno dell’immigrazione illegale, ho utilizzato un termine decisamente inopportuno e inappropriato. Me ne scuso, ovviamente, io in prima persona, con queste persone, con il pubblico da casa e con l’azienda che mi ospita”, ha detto. Per poi aggiungere: “Durante una diretta lo sapete, o almeno chi fa questo mestiere lo sa, si utilizzano migliaia di parole e può capitare a chiunque umanamente di sbagliare. Io lo faccio, ho fatto mea culpa. Lo ripeto, mi sono scusato per l’errore da me commesso, ma le accuse di razzismo che mi sono state rivolte sono lontane anni luce dalle mie idee personali, dalla mia storia e ovviamente anche da questa azienda che mi ospita”.

Francesca Verdini, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Andrea Giambruno (Foto Instagram)

“Grazie ai colleghi che ogni giorno mi spiegano quello che devo dire o non dire”

Andrea Giambruno non si è limitato a chiedere scusa ma ha voluto chiudere il suo messaggio con una nota polemica. “In chiusura un ringraziamento anche a quei colleghi, quelli bravi s’intende, che ogni giorno mi spiegano e mi dicono quello che devo dire o non dire – ha aggiunto – A quelli che sono così bravi, io dico solo una cosa: vi ringrazio sentitamente, vi sono molto riconoscente, ma davvero molto”. Ma in che contesto è stato usato il termine incriminato?  Durante un collegamento con Daniele Capezzone e Stefania Craxi, il giornalista aveva detto: “Io ho sentito dire, anche dai politici attuali, che magari ricoprono ruoli molto importanti, Silvio Berlusconi — tra le tante caratteristiche – ha avuto quella di incarnare quella di formidabile visionario, dal punto di vista geopolitico. È stato forse il più grande ministro degli Esteri – senza offesa nei confronti di nessuno —, il più grande ministro degli Esteri che questo Paese ha avuto negli ultimi 30 anni. Aveva già capito tutto ciò che sarebbe successo in situazioni che quest’oggi stiamo commentando, dalla transumanza – così possiamo definirla – dall’Africa verso l’Europa alla Guerra fredda tra Stati Uniti e Russia. Aveva già visto tutto”.
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Andrea Giambruno (Foto da video)

Selvaggia Lucarelli: ” I veri destinatari delle scuse sono definiti con vaghezza ‘queste persone’”

La gaffe dell’anchorman di Rete 4 ha sollevato non poche polemiche, se non altro per quella precisazione sarcastica nei confronti dei colleghi che è apparsa ai più dissonante nel contesto di un messaggio di scuse. A sottolineare quest’aspetto è intervenuta Selvaggia Lucarelli che sul suo profilo Instagram ha scritto: “Di questo video di ‘scuse’ di Andrea Giambruno per aver definito le migrazioni ‘transumanze’, mi colpiscono alcune cose: la prima è l’utilizzo del plurale maiestatis in apertura (‘ci prendiamo 30 secondi’), come a voler spartire le colpe con altri. La seconda è il modo in cui definisce i destinatari delle scuse, ovvero ‘il pubblico da casa’, ‘l’azienda che mi ospita” e poi quelli che sarebbero i VERI DESTINATARI delle scuse definiti con vaghezza ‘QUESTE PERSONE’”.

Selvaggia Lucarelli e Andrea Giambruno (Foto da video)

“La parlata robotica, con pause continue e innaturali, aggrava la sensazione di disumanità”

“E’ interessante perché passa dall’associarli agli animali a togliergli un’identità sociale, non sono neppure ‘migranti’, sono ‘queste persone’ – ha proseguito Selvaggia Lucarelli – Tipo ‘lui, coso’. La parlata robotica, con pause continue e innaturali, aggrava la sensazione di disumanità. Infine, la mia parte preferita, quella passivo-aggressiva finale, con i finti ringraziamenti ai giornalisti che l’hanno criticato e quel rancore malcelato che esplode nel volume di quel ‘MOLTO’ pronunciato rompendo il muro del suono”. Insomma, sembra che per Selvaggia Lucarelli la toppa messa dal giornalista sia peggiore del buco. “Questo modo astioso di gestire le criticità, come se ci fosse sempre un torto subito anziché un errore commesso, come se sospeso nell’aria, nel mondo invisibile ma percepibile del non detto, ci fosse sempre un ‘ve la farò pagare’ mi ricorda quello che adotta spesso qualcun altro: Giorgia Meloni”, conclude la penna de “Il Fatto Quotidiano”.

Pubblicato il 03/10/2023 13:08

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