Ambra Angiolini parla del suo impegno teatrale, di sé stessa e dei suoi figli in un’intervista rilasciata a “La Stampa”. L’attrice è impegnata in giro per l’Italia, ormai da due anni, con l’opera teatrale “Oliva Denaro”, tratta dal libro di Viola Ardone ispirato alla vera storia di Franca Viola. E’ la storia di una donna stuprata che dice di no a un matrimonio riparatore. “Nel dolore ci siamo stati tutti – spiega – è stata una rivelazione scoprire come le ferite, le delusioni, tutto ciò che resta come bagaglio di vita ‘negativo’ potesse essere utile, condivisibile con gli altri, più pop di tante cose che ho fatto. Esporre le mie fragilità in pubblico per me è stata una concuista, prima pensavo che bisognasse mostrare di sé solo l’aspetto vincente, sorridente, lucidato. Poi ho scoperto che c’è tanta gente che si sente come me. Come? Un mobile venuto male, una casa che dentro è un casino, una valigia che non è quella giusta”.
Riguardo alla storia che porta in teatro aggiunge: “Sul palco porto un pudore che va oltre ogni voyeurismo. Tante donne hanno vissuto sulla loro pelle storie come quella che porto sul palco. Do voce ai loro “No” e in loro rivedo mia madre, mia nonna, tutte le donne a cui sono grata”. Poi svela: “Le donne della mia famiglia mi hanno insegnato ad essere contraddittoria, autonoma, coraggiosa, ribelle e femminile quando voglio. Libera, soprattutto”.
Ambra Angiolini sul figlio: “Il maschile sta vivendo una crisi e deve trovare un nuovo modo di esistere”
L’attrice è madre di due ragazzi, Jolanda e Leonardo. L’attrice ammette quanto sia difficile educare le nuove generazioni al rispetto per se stessi e per gli altri: “Lavoro con lei sull’abbassare i livelli di sopportazione: quando devi ‘sopportare’ meglio allontanarsi, l’amore è un’altra cosa. Con lui, premesso che sul mondo degli uomini non sono cintura nera, ragiono sul fatto che il maschile sta vivendo una crisi e deve trovare un nuovo modo di esistere”. Poi aggiunge: “A scuola servirebbe l’educazione sentimentale, ma non come ennesima materia di studio imposta, ma portando dentro professionisti che abbiano voglia di ascoltare e lavorare sulle emozioni dei ragazzi”. L’attrice ha sofferto da giovane di disturbi alimentari e fa spesso incontri con gli studenti per parlarne. “In quei casi sono gli studenti i professori – spiega – si raccontano, piangono, condividono traumi con me e io provo a farli sentire autorizzati a esistere anche quando le cose non vanno bene”. Poi aggiunge: “Io mi sono sentita autorizzata a esistere quando ho iniziato a recuperare la mia testa, senza pensare che dovessero mettermi il vestito bello gli altri, perché il mio non valeva molto”.
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“Vorrei ricondurre il ‘Dopo Festival’ dopo tanti anni, per come sono oggi”
L’attrice ricorda i suoi esordi e rivela il primo “no” che le ha cambiato la vita: “Il primo l’ho detto alla musica e mi ha salvato, prima avevo detto troppi sì. Si ostinavano a farmi cantare, avevo iniziato per sbaglio e mi era andata bene un paio di volte, ma non era quello che mi rappresentava. Fu un no che fece discutere, come quando mi accusarono di essere presuntuosa perché andai via da Boncompagni, mentre volevo solo rivendicare che il mio nome era solo mio”. Il suo brano “T’Appartengo” è rimasto nella memoria di tutti. “Anche lì, voglio ascoltare la gente. Se la diverte bene, ma io non insisto, non lo metto più a fine spettacolo, mi adeguo ai tempi”, dice. La conversazione si sposta su Sanremo. “Vorrei ricondurre il Dopo Festival – confessa – L’ho condotto da piccola, quando ero ancora metà cervello Boncompagni e metà mio. Sogno di ricondurlo per come sono oggi”.
Ambra Angiolini è impegnata anche al cinema con “Best Friends Forever” e “Afrodite”.”In ‘Best Friends Forever’ rincontro Anna Ferzetti dopo ‘Le fate ignoranti’ – racconta – qui siamo due amiche in competizione, con sadismo: io sono str**a, come nella vita reale. Lo rivendico, perché non faccio male a nessuno. In Afrodite invece sarò un’istruttrice di diving, sport che ho imparato da zero: quando c’è una sfida vado, è un bel modo di evitare la monotonia”.
“Francesco Renga? Al di là dei miei figli lui esisterebbe comunque nella mia vita”
Parlando ancora di cinema rivela: “Vorrei un ruolo da vera cattiva, un’antagonista pura in cui stravolgermi. Spero che il cinema mi ripartorisca da capo, come fece a suo tempo Ozpetek”. Poi racconta un aneddoto sul film “Diamanti”: “L’ho vissuto, Ferzan mi aveva proposto un ruolo, ma non potevo lasciare la tournée di ‘Oliva Denaro’. Mi ha amata, capita, è una presenza solida nella mia vita, mi sento tra quei suoi ‘diamanti’”. Ambra Angiolini ha sempre cercato di proteggere la sua vita privata. “Prima ero più superficiale – ammette – per entusiasmo mi sono esposta, il potere dell’amore fa sentire di avere una spada laser, poi passato del tempo il neon si consuma e la carrozza di Cenerentola torna zucca. Meglio viversi le fiabe, e i loro finali, per conto proprio”. Riguardo all’amore dice: “Ne ho tanto, ma preferisco respirare. Non mi frega più delle relazioni da batticuore che tolgono il respiro, l’amore deve darmi calma, fiducia. In questo momento molto amore me lo produco da sola, e va bene così”.
Con l’ex compagno Francesco Renga, padre dei suoi figli, ha mantenuto un bel rapporto. “Mi sono chiesta: se non lo facessi per i figli esisterebbe quest’uomo nella mia vita? Mi sono risposta di sì – confida – Ci vogliamo bene, ci stimiamo, ci mandiamo cose che fanno ridere solo noi, ci unisce qualcosa di grande che è il motivo per cui ci eravamo scelti. Anche se siamo consapevoli di aver preso strade diverse, non c’è la sigla in cui i due poi si rincontrano sulla spiaggia”. “Mi trovo più carina di vent’anni fa – ammette infine – sono una 48enne che non vuole dimostrare né di meno, né di più. Dentro sono sempre un po’ in costruzione, ma le fondamenta mi sembrano belle”.
