Alessia Merz, tra le ragazze più amate di “Non è la Rai”, si racconta in un’intervista al “Corriere della Sera”. Oggi ha 49 anni ed è mamma di Niccolò e Martina, nati dal suo matrimonio con l’ex calciatore Fabio Bazzani al quale è legata dal 2004. L’ex showgirl parte da dove tutto ebbe inizio, ovvero dal provino per il programma ideato da Gianni Boncompagni e diventato un cult.

Il provino per “Non è la Rai”: “Sono partita da Trento a 17 anni”

“Sono partita da Trento tipo Heidi che scende dai monti a 17 anni – ricorda – Ne dimostravo di meno, timida, non avevo ancora la faccia tosta che mi è venuta dopo. Ballai ‘Please don’t go’. Ricordo le terribili mamme delle altre concorrenti. ‘Questa viene qui a rubarci il lavoro’. E non avevo ancora visto niente, aspetti. Quando mi chiamarono per dirmi che mi avevano presa per un mese di prova — era il 25 agosto 1992 — scoppiai a piangere, terrorizzata di dovermi trasferire a Roma da sola. Viaggio in treno in piedi, con un valigione e l’animo di chi sta andando al patibolo. Cercai di consolarmi: ‘Sarà bello, mi farò tante amiche’. Uh, come no”.

“Ero in mezzo a 120/130 ragazzine che lottavano per conquistare la lucina rossa”

Tra le ragazze di “Non è la Rai” c’era molto competizione. “Mi ritrovai in mezzo a 120/130 ragazzine che lottavano per conquistare la lucina rossa che ti inquadrava – racconta Alessia Merz – Se per caso la telecamera si posava su di me, qualcuna mi passava davanti apposta. ‘Oh, scusa, non ti avevo visto’. Per caso trovai un posto libero in prima fila, ma non feci in tempo ad accomodarmi che mi tolsero la sedia da sotto al sedere. ‘Vai subito in fondo, sei l’ultima arrivata’. Dispetti continui, cattiverie”.

“Mi fecero un contratto di un anno, privilegio per poche. Ero fissa in prima fila”

Alla giovane trentina offrirono “un contratto di un anno, privilegio per poche”. “Di colpo mi cambiò il mondo – spiega – Fissa in prima fila, le stesse ragazze che prima mi detestavano di colpo mi coccolavano, mi portavano l’acqua, mi lisciavano i capelli, mi facevano i massaggini sul collo, sperando di rubare un’inquadratura grazie a me (…) Mi imposero di tagliare i capelli a caschetto, con la frangia, li odiavo, andai in onda piangendo. Sono stati tre anni di intensa selezione naturale”.
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“Gianni Boncompagni? Lo hanno infangato, con me è sempre stato corretto”

Alessia Merz conserva un buon ricordo di Ambra Angiolini. “All’inizio mi faceva tenerezza, diventava rossa ad ogni inquadratura – confessa – Bravissima. Una volta si è ammalata e l’ho sostituita per quattro giorni con l’auricolare nell’orecchio, sembra facile, non lo è”. La ragazza più “assediata” fuori dagli studi era invece Miriana Trevisan: “Inarrivabile”. Due anni fa Laura Colucci, ex ragazza di “Non è la Rai”, rovinò la festa per il 30 anni della trasmissione con un post al vetriolo in cui parlò di “situazioni vomitevoli” e gettò delle ombre su Gianni Boncompagni. Alessia Merz lo dipinge come “geniale”, “ironico” ma allo stesso tempo come “una persona molto sola”. “Lo hanno infangato, con me è sempre stato corretto – afferma – Magari ti invitava a casa sua, bastava dire di no, non è che cascassi dal pero”.

“Mi presero a ‘Striscia’ come velina, anche se a ballare ero abbastanza negata”

Dopo il successo di “Non è la Rai”, Alessia Merz approdò sul bancone di “Striscia La Notizia” come velina mora in coppia con la bionda Cristina Quaranta. “Durante il provino entrò un tizio che si tirò giù i pantaloni, era una gag, fa capire il clima goliardico – ricorda – Mi presero, anche se a ballare ero abbastanza negata. Antonio Ricci mi soprannominò “Pinocchio”, perché ero di legno”.

Il rapporto con la velina bionda Cristina Quaranta: “All’inizio non ci sopportavamo”

Con Cristina Quaranta, si scopre, “i primi tempi non ci sopportavamo, eravamo come il diavolo e l’acqua santa”. “Cristina ha un carattere che non conta nemmeno fino a 1 ed esplode, poi però diventa la persona più carina al mondo – spiega – Io invece conto fino a 100 ma a 101 sei morta. Mi provocava. ‘Sei troppo moscia, reagisci’. Cambiava apposta la coreografia per farmi sbagliare. Alla prima intervista ufficiale si raccomandarono: ‘Fingete di andare d’accordo’. Un giorno persi la pazienza e la attaccai al muro anche io. ‘Ah, allora vedi che se vuoi il carattere ce l’hai!’. Diventammo amiche per la pelle”.

“Nel film Jolly Blu sugli 883 il regista scelse me invece di Angelina Jolie”

Poi arrivò il ruolo di inviata di “Quelli che il calcio”. Tifosissima bianconera, da piccola ho detto prima ‘Juve’ che ‘mamma’ – confida Alessia Merz – Si raccomandavano: ‘Se segnano alzati ed esulta’. Dagli spalti me ne dicevano di tutti i colori. Parlantina, battuta pronta, poco diplomatica, ribelle, rispondevo, forse l’ho pagata”. L’ex star di “Non è la Rai” ha avuto altre soddisfazioni nel corso della sua carriera. Una su tutte? “Nel film Jolly Blu sugli 883 il regista Stefano Salvati scelse me invece di Angelina Jolie. E non era nemmeno ubriaco”, racconta. L’ex velina non si pente nemmeno delle foto h0t: “I calendari sexy? Non mi proponevo io, mi cercavano, all’epoca era un riconoscimento. Però non ho mai sostenuto che fossero foto artistiche, ero in topless”.

L’incontro con il marito Fabio Bazzani: “Ho visto lui ed è cambiato tutto”

La conversazione si sposta sulla sua vita privata, ovvero sul matrimonio con l’ex calciatore Fabio Bazzani al quale è legata da 18 anni. Alessia Merz racconta così il loro primo incontro: “Giugno 2004, hotel a Porto Cervo. Avevo appena deciso: basta fidanzati. Ho visto lui ed è cambiato tutto. Ero con Simona Ventura, lui con Stefano Bettarini, compagni di squadra alla Samp. Bastò uno sguardo. Pensai: ‘Ah, però’. Il mattino dopo abbiamo fatto colazione insieme leggendo la Gazzetta dello Sport. Dopo cinque giorni eravamo fidanzati. Poco dopo sono partita per l’Isola dei Famosi. Quando sono uscita temevo che mi avesse dimenticato, invece mi ha chiesto di sposarlo e ho detto sì. Ci ho messo un mese a spiegare ad amici e parenti che era solo amore folle e non ero incinta”.

L’addio al mondo dello spettacolo: “Non sono pentita, volevo una famiglia”

Alessia Merz non rimpiange di aver lasciato il mondo dello spettacolo per dedicarsi alla famiglia: “Sempre in hotel, con coperta e cuscino in macchina, una vita assurda. Dai 18 ai 31 mi sono divertita, ho fatto di tutto e di più. Volevo una famiglia. Dopo i primi no hanno smesso di chiamarmi. Ma non sono pentita, sono felice così, non sto mica chiusa in casa con Netflix. Ogni tanto faccio qualche cosetta per togliermi lo sfizio, non ci ho messo la croce sopra”.