Alessandra Moretti: "Con Giletti è stata una storia importante"

Alessandra Moretti: “Con Massimo Giletti è stata una storia d’amore importante ma tormentata”

Germana Bevilacqua

Alessandra Moretti: “Con Massimo Giletti è stata una storia d’amore importante ma tormentata”

| 09/04/2024
Alessandra Moretti: “Con Massimo Giletti è stata una storia d’amore importante ma tormentata”

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Alessandra Moretti è eurodeputata per il Partito democratico, ma è anche un avvocato. In un’intervista al “Corriere della Sera” parla della sua piccola rivoluzione al femminile e delle sue battaglie quotidiane. “Sono sempre stata una donna libera – esordisce – di essere me stessa, di battermi per le cose in cui credo, di esprimermi secondo la mia indole, femminile ma tenace. Il mio primo atto di ribellione è stato iscrivermi al Liceo scientifico quando i professori dicevano che non ero portata per la matematica. In Italia le donne vengono tenute lontane dalle materie STEM, scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, spesso per poca autostima”. “Da adulta e da politica mi sono ribellata tenendo in alto l’iPad e mostrando in diretta tivù gli insulti che ricevevo sul web. Ho sempre detto alle ragazze ‘mai un passo indietro’: ho denunciato chi minacciava di sfregiarmi sotto casa con l’acido”, aggiunge.

Alessandra Moretti (Foto Instagram)

“Con il termine ‘Ladylike’ non ho inventato nulla, è un concetto anglosassone”

La deputata si è definita in passato una “Ladylike”, espressione per la quale è stata molto attaccata. “Non sono pentita e non ho inventato nulla – sentenzia – è un concetto anglosassone: si tratta della capacità di una donna che ricopre un ruolo visibile o di potere di non rinunciare alla propria femminilità. Lo hanno ribadito anche Hillary Clinton e Alexandria Ocasio-Cortez. Per me essere femminile significa essere femminista”. Poi racconta: “Nel 2015 ero in corsa per la presidenza del Veneto. Giravo con tailleur grigi sformati e camicie over, forse per far dimenticare quella battuta su Ladylike di un anno prima”. Delle sue origini dice: “Sono figlia di due insegnanti, ho vissuto con un nonno partigiano: non sono una ottimata calata dall’alto nel mondo dorato della politica. Una famiglia unita che mi ha sostenuta in tutti i passaggi più complicati: mio papà, ex preside, si è trasferito a Bruxelles con me e i miei figli per aiutarci. Grazie allo studio io e mio fratello Carlo abbiamo iniziato un mestiere che ci ha dato indipendenza”.

La sua è stata un’infanzia spensierata. “Le domeniche in campagna – ricorda -. Il pollo arrosto in tavola. Io che abbraccio mia nonna nel lettone: ho dormito con lei fino ai 14 anni. Placava le mie ansie: si chiamava Angela, e lo era per davvero”.
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Alessandra Moretti (Foto Instagram)

“L’aspetto fisico mi ha dato sicurezza, però mi ha anche penalizzata”

“Quando ho capito di essere bella? Fin da piccola le persone mi facevano complimenti – ammette – per gli occhi: ricordo che mi specchiavo cercando di capire cosa avessero di così speciale. Oggi rivedo quello sguardo azzurro in mio figlio Guido. L’aspetto fisico mi ha dato sicurezza, però mi ha anche penalizzata. Il binomio ‘bella e scema’ è spesso un’arma puntata contro”. Alessandra Moretti è avvocato matrimonialista, poi candidata alle amministrative di Vicenza, poi accettò l’incarico di vicesindaca. “Ero incinta di Margherita, la mia secondogenita – spiega – I primi 3 mesi, come tutte le mamme, per scaramanzia, l’ho tenuto nascosto. Ma quando lo dissi al sindaco Achille Variati si congratulò con sincerità. Ho lavorato fino al giorno prima del parto e sono rientrata in Comune il giorno dopo le dimissioni dall’ospedale. È stata un po’ una forzatura, credo nel congedo di paternità obbligatorio. E i congedi di maternità devono essere a carico della fiscalità generale”.

Alessandra Moretti (Foto Instagram)

“Renzi è un po’ narciso e scherzando dico che ha la sindrome del lampeggiante”

La deputata ha spesso partecipato a trasmissioni televisive. “Mi sono sempre trovata a mio agio da Lilli Gruber e Giovanni Floris – ammette – la televisione mi ha aiutata nei momenti difficili. Amo le donne della tivù, come Bianca Berlinguer”. Di Matteo Renzi ha un’opinione precisa: “Non amo quell’approccio che trasuda superiorità di genere. Renzi è un po’ narciso e scherzando dico che ha la sindrome del lampeggiante: quando entri a Palazzo Chigi, poi vuoi tornarci. Ma le primarie del 2012 sono state le più belle che il Pd ha vissuto”. E Maria Elena Boschi? “Una donna molto gentile, con me affettuosa, preparata e determinata. Credo che anche lei faccia fatica per il suo atteggiamento Ladylike: non rinuncia ai tacchi”. “Il narcisismo l’ho sperimentato spesso in politica e nella vita privata. Ma senza conseguenze, perché fin da piccola ho avuto la capacità di capire chi avevo davvero davanti”, aggiunge.

Alessandra Moretti e Massimo Giletti

“Giletti è l’uomo che mi ha corteggiata in modo più insistente, all’inizio non mi piaceva”

Nella vita privata, la deputata ha un ex marito da cui si è separata civilmente. Poi è stata al centro del gossip per un amore da copertina con Massimo Giletti. “L’uomo che mi ha corteggiata in modo più insistente – ammette – all’inizio non mi piaceva. È stata una storia d’amore importante e sincera, ma anche tormentata. In fondo ero una ragazza di provincia, un esponente politico d’accordo, ma che veniva da Vicenza ed era lontana dai salotti. Non amavo andare sui giornali per il bacio con Giletti, ma per la battaglia per il divorzio breve. Avevo il timore di pregiudicare l’impegno politico”. Si racconta che per amore suo Massimo Giletti abbia trascorso una notte in spiaggia dormendo su un lettino. “Durante una vacanza a Pantelleria con gli amici mi faceva recapitare fiori ogni giorno – ricorda –  Ma il vero osso duro è stata mia figlia Margherita: presidiava il ruolo del papà. Massimo la chiamava la ienetta. Lui che voleva conquistare tutti dalle Moretti ha avuto un trattamento poco dolce”.

Alessandra Moretti e David Sassoli (Foto Instagram)

“David Sassoli per me è stato più che un compagno di partito. Di lui mi colpiva la gentilezza”

Alessandra Moretti parla dell’importanza dell’educazione delle figlie femmine: “Mia figlia ama ripetere lo slogan ‘non proteggere tua figlia, ma educa tuo figlio’. Eppure con Margherita mi sono resa conto di dover azzerare ogni competizione. Le ripeto sempre che lei è molto meglio di me, ed è così. Ricopro di baci lei e Guido, per farmi perdonare le assenze”.  Nel 2019 la deputata ha trasferito la famiglia a Bruxelles. “Poco dopo è esploso il Covid. Ero l’unica che aveva casa, a cena da me venivano Brando Benifei e David Sassoli, amava le mie polpette – ricorda -. David Sassoli per me è stato più che un compagno di partito. Era un amico: di lui mi colpiva la gentilezza, la capacità di accogliere posizioni diverse. Da Presidente ha aperto il Parlamento europeo alle donne vittime di violenza e ai senzatetto: durante il Covid dormivano in quegli spazi”.

Anche lei è stata vittima di episodi di sessismo o manspreading. “Il grillino De Rosa urlò a me e alcune colleghe del Pd: ‘Siete in Parlamento perché brave a fare…’. Lo denunciammo. E a volte nei convegni mi sono trovata a essere l’unica donna: ma ho capito che era una buona occasione per riscattare tutte le altre”, conclude.

Pubblicato il 09/04/2024 18:47

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