L’ingresso in politica di Rita Dalla Chiesa ha suscitato un vespaio di polemiche. La conduttrice è uno dei volti noti e nuovi di Forza Italia alle prossime elezioni del 25 settembre. E’ scesa in campo candidandosi in Puglia sia nell’uninominale a Molfetta, per la Camera, sia come capolista nel collegio plurinominale corrispondente.
“L’idea di candidarmi non è stata mia”
In un’intervista al settimanale “Chi”, Rita Dalla Chiesa ha svelato che a convincerla a darsi alla politica è stato Silvio Berlusconi in persona: “L’idea di candidarmi non è stata mia. Mi è stato richiesto e, siccome la senatrice Licia Ronzulli è stata brava a convincermi, ho detto sì. Ma c’è voluto l’intervento del presidente Berlusconi”.
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“Berlusconi è l’uomo più carismatico d’Italia”
“Devo ammettere che per tre volte ho detto no – ha confidato – ma le sue parole mi hanno spinto a dire sì. Lo conosco da anni, da quando ha fondato Fininvest. È l’uomo più carismatico d’Italia. Non so se sarò eletta. Decideranno gli elettori. Se dovessi avere la fiducia per sedere in Parlamento sarebbe un grande onore, il Parlamento va onorato. Senza urla e minacce, senza rancori. La prima cosa che farei è occuparmi delle forze dell’ordine e della sicurezza di questo paese”.
“Alla mia età non mi va di lasciare in sospeso nulla”
“La mia candidatura ha creato qualche mal di pancia, lo so bene – ha detto – Ma alla mia età non mi va di lasciare in sospeso nulla. La vita è un cerchio fatto a spicchi: ho provato tante cose, è rimasto questo spicchio. E non voglio più stare a guardare. Ci vorrà tempo per ricostruire tutto sulle rovine di questa Italia”.
“Penso a mio padre in ogni istante, voglio che sia orgoglioso di me”
Riguardo alla decisione della Rai di rinviare la messa in onda della fiction “Il nostro generale” dedicata a Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso dalla mafia il 3 settembre di 40 anni fa, Rita ha aggiunto: “Purtroppo nessuno poteva immaginare che le elezioni sarebbero state il 25 settembre. Ma, ricordo, la fiction è su mio padre. Non su di me. Ci sono rimasta male per il lavoro cinematografico. Parliamo di una fiction attesa dai Carabinieri. Ma andrà in onda prossimamente. Penso a mio padre in ogni istante, voglio che sia orgoglioso di me. Le battaglie che ho fatto nella mia vita e sui social continuerò a farle anche in Parlamento. Sarò sempre io, Rita Dalla Chiesa. Continuerò a battermi per i diritti in cui ho sempre creduto”.