Ieri Nicola Porro ha pubblicato sul suo sito un video in cui racconta la sua esperienza personale con il coronavirus. […]
Ieri Nicola Porro ha pubblicato sul suo sito un video in cui racconta la sua esperienza personale con il coronavirus. Il giornalista Mediaset è in isolamento a casa sua e per fortuna non ha avuto bisogno di cure ospedaliere. La febbre e la tosse sono scomparse nel giro di cinque giorni. Ovviamente il conduttore di “Quarta Repubblica” è stato molto fortunato perché in Italia e nel mondo il Covid-19 continua a mietere vittime.
“Cari amici, ancora non ho fatto il tampone e non so se la malattia è passata del tutto, se è uscita dal mio sangue – esordisce nel video – Molti di voi mi continuano a scrivere sui social e sul sito per chiedermi che sintomi avevo e come li ho curati. In un momento in cui tutti fanno un gran casino, io vi posso soltanto dire quello che è successo a me, come l’ho curato io e come mi sono trovato in mezzo a questa malattia che poi ho – facciamo le corna – risolto. E’ solo un modo per dirvi che quelli che l’affrontano da casa l’hanno affrontata come me”.
Porro entra nel dettaglio dei sintomi dai lui accusati: “Ho avuto febbre a 38,5/39, mal di testa, una tosse molto secca che ti toglie un po’ di respiro. I sintomi, però, cambiano da persona a persona e non possono essere indicazioni generali come non sono indicazioni mediche quelle che do. Sto semplicemente rispondendo alle domande di quelli che mi hanno scritto. Le mie risposte derivano dal fatto che io parlavo con un dottore dello Spallanzani che mi dava questi consigli. Quando la febbre saliva, soprattutto la sera, ho usato Tachipirina 1000 mg, Quando la febbre arrivava a 39, prendevo una compressa la sera e la mattina quando mi svegliavo avevo 37/37,5. Nel corso della giornata saliva anche a 38,5 e ne prendevo un’altra. L’accortezza era di prendere massimo due compresse. Così mi hanno detto, magari è falso. Io vi dico quello che ho fatto io. Per la tosse non ho usato nulla. Il termometro lo utilizzavo ogni secondo purtroppo in maniera un po’ compulsiva. Quello più affidabile è il termometro tradiozionale. Cinque minuti sotto l’ascella e passa la paura”.
“L’altra cosa fondamentale è questo oggetto che si compra in farmacia – aggiunge – Si mette l’indice qua dentro e si controlla l’ossigeno nel sangue e quindi la capacità dei polmoni di poterlo diffondere. Quando il valore scende sotto 90 dovete preoccuparvi e chiamare il vostro medico o addirittura l’ambulanza perché è il segno che il virus è arrivato nei polmoni. Fatelo sempre consultando il medico. Con quello che vi sto dicendo non voglio sostituirmi ai medici. E’ semplicemente la mia esperienza personale. Nessun’altra medicina, niente antibiotico…”.
