Come sta Piero Angela? Un mese fa, il divulgatore scientifico più famoso d’Italia – che compirà 91 anni il prossimo […]
Come sta Piero Angela? Un mese fa, il divulgatore scientifico più famoso d’Italia – che compirà 91 anni il prossimo 22 dicembre – è rimasto vittima di un incidente domestico. Si è fratturato un braccio dopo una caduta in casa.
“Come sto? Al momento ho ancora un po’ di problemi, ma la settimana prossima mi tolgono il gesso e spero di riprendermi del tutto, anche se ci vorrà tempo – spiega lui stesso in un’intervista al programma radiofonico “I Lunatici” – Sono cose lunghe e fastidiose. Per fortuna a essersi rotto è il braccio sinistro, ma mi sono reso conto di quante cose non si possono fare con un braccio solo: vestirsi, mangiare e anche dormire. Ora, per esempio, sono una poltrona reclinabile ed è qui che dormo: da quando mi sono rotto il braccio non riesco ad alzarmi di notte. La testa però funziona ancora: mia sorella ha 92 anni ed è come me, non ha alcun problema di salute e così è stato anche per i miei genitori, spero che la genetica sia quella e mi aiuti”.
“Quando si perde anche solo di poco la capacità di capire o di ragionare è terribile – aggiunge – Il mio lavoro mi porta a scrivere, leggere, parlare. Devo sempre far di compito, sia scritto che orale. C’è sempre questa tensione, ci si mantiene in allenamento, però è la natura che soprattutto aiuta”.
Il conduttore di “Superquark” chiude con una riflessione sulla morte: “Da quando ho compiuto 90 anni, molti me lo chiedono: per me, è una grande scocciatura, è mancanza di vita. Se ci pensate, noi moriamo ogni notte quando ci addormentiamo. Quello che però ci turba davvero è la sofferenza, fisica o psicologica: ognuno di noi si augura una buona morte. Penso sempre a un detto di Leonardo: Così come una buona giornata porta a un buon dormire, una vita spesa bene porta a un buon morire”.