“Sono stato oggetto di studi perché sono sopravvissuto con meno di un litro di sangue in corpo per 50 minuti”. […]
“Sono stato oggetto di studi perché sono sopravvissuto con meno di un litro di sangue in corpo per 50 minuti”. A parlare così in un’intervista al quotidiano “La Stampa” è Alex Zanardi. Il 15 settembre 2001 l’ex pilota di Formula 1 perse entrambe le gambe nel grave incidente del Lausitzring che lo portò ad un passo dalla morte. “Fortunatamente ora siamo qui a chiacchierarne – prosegue lo sportivo bolognese – Sono orgoglioso di aver sovvertito il pronostico, ma appartiene al passato e c’è un futuro che sto ancora riscrivendo”.
Zanardi continua a praticare sport a livello agonistico. “Ognuno di noi ha il proprio modo di reagire, che quasi sempre sorprende anche noi: me l’avessero detto prima, magari avrei pensato che mi sarei ammazzato, cosa che poi non mi è venuta in mente – svela il campione paralimpico – Il mio caso non è l’unico e non è nemmeno raro. Forza e resistenza, a loro livello massimo, alla mia età, ce le ho già alle spalle… posso solo pensare di perdere il meno possibile con l’allenamento e un giusto stile di vita. Questo non significa avere un atteggiamento da perdente: faccio valere la mia esperienza, ma quando mi trovo negli ultimi metri mi strappo le spalle pur di guadagnare un centimetro”.