"Barbara, ti faccio nera". La D'Urso insultata pesantemente chiude il collegamento: "Salutami a soreta" - Perizona Magazine

“Barbara, ti faccio nera”. La D’Urso insultata pesantemente chiude il collegamento: “Salutami a soreta”

Daniela Vitello

“Barbara, ti faccio nera”. La D’Urso insultata pesantemente chiude il collegamento: “Salutami a soreta”

| 17/12/2019

Barbara D’Urso invita nel suo programma serale Sergio Vessicchio, il giornalista sportivo radiato dall’albo per la frase choc ‘Un arbitro […]

Barbara D’Urso invita nel suo programma serale Sergio Vessicchio, il giornalista sportivo radiato dall’albo per la frase choc ‘Un arbitro donna? Che schifo’, e scoppia il putiferio. Secondo Vessicchio, protagonista di un attacco sessista contro una guardialinee, le donne non si intendono di calcio, quindi non dovrebbero fare gli arbitri.

“E’ vero che sono stato radiato ma è anche vero che ho in mano la mia querela all’Ordine che ho fatto alla Procura della Repubblica – precisa l’ex giornalista in collegamento con “Live – Non è la D’Urso” – Secondo me è stato fatto un grande abuso. Fatemi parlare perché vi sento molto poco, anche perché prima mi sono sorbito il revisionismo storico da parte di due macchiette che sono Mughini e quella lì…la Parietti…che mi fanno schifo. La Parietti che fa nella vita? Mughini è un pagliaccio unico. La Collovati stia attenta perché la querelo…è una che è stata messa fuori da ogni trasmissione. Lei è una raccomandata perché è la moglie di Collovati”.

“Che mestiere facevi nella vita? Razza di cretino – replica Mughini – Senti ho bisogno di qualcuno che mi pulisca le scarpe, vuoi venire?”. “Sei una macchietta e una marchetta – ribatte Vessicchio – Sei un pappagallo a pagamento. Basta con questo Mughini! Parietti, ma che devi dire con queste labbra rifatte? Vattene via”.

“Vessicchio, usa un linguaggio moderato”, chiede la conduttrice. “Anche tu Barbara sei stata radiata dall’Ordine dei giornalisti. C’ho i documenti che dimostrano che sei radiata. Hai vinto anche una causa contro Iacopino. Sei una giornalista radiata”, sentenzia Vessicchio.

“Ma che c’azzecca? No scusa Vessicchio…allora…attenzione! Silenzio e rispetta la padrona di casa perché sei a casa mia – lo striglia la D’Urso – Quindi ora mi ascolti. Primo, io avevo il tesserino da giornalista che è stato riconsegnato vari anni fa perché facevo della pubblicità in una trasmissione. Quindi con correttezza ho restituito il mio tesserino. Non sono stata radiata”. “Sei stata radiata”, insiste l’ex giornalista.

“Ma stai zitto! Il signor Iacopino all’epoca, non sono se è ancora presidente dell’Ordine dei giornalisti, mi fece un’azione penale perché secondo lui io non potevo intervistare nessuno in quanto non più giornalista. Purtroppo la Procura ha dato ragione a me e Iacopino sta dove sta”, incalza la conduttrice.

“Per fortuna ti ha dato ragione. Io continuo a fare il giornalista perché c’è la sentenza a tuo favore. I giudici ti hanno dato ragione sulla denuncia di Iacopino. Quindi anch’io posso continuare a fare il giornalista. Ti piaccia o no. Vale per me e vale per te”, urla Vessicchio.

“Beh, se permetti sono due cose diverse. Non è la stessa cosa – fa notare la padrona di casa – Vorrei spiegarti con calma, cerco di non perdere le staffe. Scusate se l’ho fatto ma essere aggredita così, poi nella mia trasmissione…io reggo reggo, poi a un certo punto…Le motivazioni del gesto di Iacopino, che per altro fu attaccato e ridicolizzato dalla maggior parte dei giornalisti italiani che vennero in mio favore, erano diverse. Poi secondo questo signore che non nomino neanche perché, ripeto, la Procura di Monza ha proprio detto che il fatto non sussiste, io non ho più il tesserino da giornalista e non posso permettermi di intervistare Mughini, Alba Parietti, Berlusconi, Renzi. E ripeto, è stato detto che ho ragione io. La tua motivazione è ben diversa. Tu sei stato radiato per delle frasi sessiste e razziste”.

“Ti devi informare, sei disinformata! Ti devi preparare! Non puoi fare queste figuracce”, la punzecchia Vessicchio. “Addirittura! E spiegami…perché sei stato radiato?”, domanda incuriosita la D’Urso. “Per i capelli”, ironizza Alessandra Mussolini. E Vessicchio si scaglia anche contro di lei: “Mussolini, stai zitta”. “Ma stai zitto tu che ti pettini con la lingua delle mucche”, dice la Mussolini.

Vessicchio è un fiume in piena. “Sei una parolaia. Ti devi vergognare – urla – Quel fascista di tuo nonno toglieva la parola ai giornalisti. Quella che ha fatto l’Ordine dei giornalisti è un’azione fascista. Sono stato radiato perché l’Ordine dei giornalisti non ha rispettato la mia opinione. Se davvero avessi fatto un’offesa, avrebbe dovuto denunciarmi chi è stata offesa. Non si può radiare una persona perché ha un’idea. Purtroppo devo dirlo, mi dispiace, io voto lo stesso partito della Mussolini. Sono onorato di votare Silvio Berlusconi”.

“Non so se Silvio Berlusconi può essere onorato di essere votato da te – sentenzia la D’Urso – Uno che dice quelle cose delle donne. Offendere le donne non è un’idea e hanno fatto benissimo a radiarti dall’albo dei giornalisti”. “Ma che state a dire? Fascisti siete, come il nonno di quella lì!”, dichiara l’ex giornalista.

“Vessicchio, se vuoi continuare a essere in questa trasmissione, per favore, niente politica perché non c’entra niente e nessun insulto – chiede la conduttrice – Guarda, io non ti spengo il microfono, ti dico solo ciao e in un secondo sparisci dal monitor. Ti faccio un’altra domanda…tu confermi le cose che hai detto sulle donne?”.

“Ho detto che non c’è nessuna differenza di genere tra uomo e donna. Sono uguali. Parietti, tu stai zitta che non sei una donna. Sei una marchetta”, urla. “Allora Vessicchio, conto fino a tre. O chiedi scusa alla signora Parietti o te ne vai. Decidi tu. Sai che c’è Vessicchio? M’hai stufato. Basta!”, dice la D’Urso stremata.

A quel punto, Vessicchio attacca anche la padrona di casa: “Perché ti dico la verità in faccia. Perché a me non mi sopporti. Tu continui a fare una televisione becera. E’ una vergogna. Fai una televisione che non si usa più, che non si porta più”. “Un po’ come il tailleur. Non si porta più”, ironizza la conduttrice.

“Barbara, con me non la spunti. Mi avevano invitato un’altra volta e tu hai detto ‘Vessicchio no’ – urla l’ex cronista – Perché io ti metto ko, questa è la verità. Con me non la spunti, come me vai ko. Quello che metti su è un teatrino vergognoso. Hai messo tutte femmine, non c’è un mezzo uomo lì dentro. Mi devi chiudere il microfono. Con me non la spunti perché io ti faccio nera”.

“Siccome la mia televisione non si porta più, così come non si portano più quei tuoi capelli, io decido che tu nella mia televisione non ci stai. Salutami a soreta”, chiosa la D’Urso congedando il suo ospite.

Poco dopo Enzo Iacopino, tirato in ballo nell’acceso scontro tra la D’Urso e Vessicchio, ha detto la sua via social in merito alla denuncia fatta anni fa. “Mi segnalano che la signora poco fa, con la finezza che la contraddistingue e circondata da una corte plaudente, ha avuto il garbo di citarmi, parlando con Sergio Vessicchio, recentemente – leggo – radiato dal Consiglio regionale di disciplina dell’Odg della Campania per alcune sue cronache sportive, giudicate ‘sessiste’ – scrive l’ex presidente dell’Ordine dei Giornalisti – La signora – che, al contrario del suo raffinato ospite, non è mai stata sotto procedimento disciplinare perché si era dimessa dall’Ordine per potere fare le sue cronache senza il freno delle regole deontologiche che i giornalisti debbono osservare – sostiene una cosa vera: l’esposto che avevo presentato a suo carico è stato archiviato. Sì, ha vinto lei. E, lo sappiamo tutti, la qualità e il livello dell’’informazione’ sono aumentati”.

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