Aldo Grasso fa le pulci al Festival: "Senza Fiorello sarebbe stato un disastro"

Aldo Grasso fa le pulci al Festival: “Senza Fiorello sarebbe stato un disastro”

Daniela Vitello

Aldo Grasso fa le pulci al Festival: “Senza Fiorello sarebbe stato un disastro”

| 08/03/2021
Aldo Grasso fa le pulci al Festival: “Senza Fiorello sarebbe stato un disastro”

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Come ogni anno, all’indomani del “Festival di Sanremo”, arriva puntuale l’analisi firmata da Aldo Grasso.

“Perché Sanremo si è trasformato in «X Factor»? Non per caso ha vinto la band lanciata dal talent di Sky – esordisce il critico tv nella sua rubrica sul “Corriere della Sera” – Una trasformazione per conquistare il pubblico più giovane? Per avere più sintonia con le radio? Perché il buon Amadeus non aveva altro da scegliere? Perché le canzoni le hanno suggerite le case discografiche o cosa resta di loro? Se sì, non lamentiamoci degli ascolti”.

“Beati i tempi in cui, senza pudore, si poteva dire che «Sanremo è lo specchio del Paese» (non era vero, ma la metafora funzionava, specie nella versione baudesca e tautologica: «Sanremo è Sanremo») – prosegue – Il voto finale è il risultato un po’ cervellotico di una sommatoria che comprende giuria demoscopica, televoto, orchestra, sala stampa. Come se nessuno volesse assumersi una responsabilità diretta”.

Amadeus (Foto da video).

“Non capisco perché ogni anno Sanremo faccia pubblicità gratis a Mediaset”

“Capisco molto bene perché Amazon Prime e Netflix abbiano investito in spot pubblicitari nel corso della kermesse: vogliono conquistare pubblico della tv generalista e avviarlo alle delizie dello streaming (dall’orario del treno a «lo schermo è mio e lo gestisco io»). Non capisco perché, ogni anno, Sanremo faccia pubblicità gratis a Mediaset. Ieri Maria De Filippi, oggi Barbara Palombelli (il monologo più autoreferenziale della storia della tv; mancava solo l’accenno a Radio Rai ai tempi dell’Università). Loro non c’entrano, ovvio, ma c’entra forse lo zampino di Lucio Presta?”, si chiede Grasso.

Ermal Meta, Francesca Michielin, Fedez e i Maneskin (Foto Instagram)

“Senza Fiorello il pubblico si sarebbe depresso più di quanto già non lo sia”

“Non ho capito la presenza di Achille Lauro, ma mi adeguo: le sue non erano esibizioni canore ma «quadri», qualunque cosa voglia dire – conclude – Come dice Pippo Franco nel finale di «Gole ruggenti» di Pier Francesco Pingitore (un film su Sanremo del 1992), «Il Festival è come il fumatore di spinello. Tira sempre». Quest’anno non ha tirato come avrebbe dovuto. Di chiaro c’è solo che senza Fiorello questa edizione sarebbe stata un disastro, che il Paese si sarebbe depresso più di quanto già non lo sia”.

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Amadeus e Fiorello (Foto da video)
Pubblicato il 08/03/2021 17:37

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