“Era in via di guarigione da una patologia che stava curando da circa un anno e al lavoro su alcuni […]
“Era in via di guarigione da una patologia che stava curando da circa un anno e al lavoro su alcuni progetti che gli stavano molto a cuore, quando è risultato positivo al Covid che ha compromesso irrimediabilmente il suo stato di salute”. La famiglia di Stefano D’Orazio chiarisce in un comunicato stampa le cause della morte dello storico batterista dei Pooh scomparso a 72 anni. Il musicista era ricoverato da una settimana presso la struttura Columbus del Policlinico Gemelli di Roma dopo aver contratto il coronavirus. Per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare.
“Ho perso una parte di me stessa, Stefano era la mia forza, il mio sorriso, mi mancherà tutto di lui”, dichiara all’Ansa Tiziana Giardoni che nel 2017 aveva sposato D’Orazio dopo 10 anni d’amore.
Red Canzian: “Il Covid gli ha preso i polmoni ed è precipitato tutto”
“Sono devastato – confida Red Canzian, bassista dei Pooh, all’Adnkronos – Stefano mi era molto vicino, e io ero molto vicino a lui. Trovo assurdo quello che stiamo vivendo. La velocità è stata disarmante, la morte dolorosa e il Covid ha reso tutto crudele, ci ha tolto la possibilità di stare con lui, di stargli vicino, di tenergli la mano. È un peggiorativo a un dolore già assurdo. È una malattia bastarda, che aggiunge crudeltà al dolore”.
Canzian svela com’è venuto a conoscenza della malattia dell’amico: “Lo abbiamo saputo una settimana fa. È entrato in ospedale, con questa febbre improvvisa. Ci hanno detto che era il Covid. Il virus gli aveva già preso i polmoni, e poi tutto è precipitato”.
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