Quella tra Achille Lauro e “Striscia La Notizia” è una guerra cominciata in occasione dell’edizione 2019 del “Festival di Sanremo”. […]
Quella tra Achille Lauro e “Striscia La Notizia” è una guerra cominciata in occasione dell’edizione 2019 del “Festival di Sanremo”. All’epoca il tg satirico di Canale 5 prese di mira il trapper romano accusandolo di aver portato sul palco dell’Ariston una canzone che inneggerebbe all’ecstasy. Una tesi smentita più volte dal cantante che ha per altro dichiarato di voler essere un buon esempio per i ragazzi. Antonio Ricci è tornato ad “infilzare” Achille Lauro in un’intervista al “Corriere della Sera”.
“Non lo trovo sincero – ha sentenziato – Penso sia un ottimo prodotto di marketing, un perfetto indossatore per Gucci. Per fare il trapper raccontava nelle interviste di essere cresciuto nella miseria, tra droga e carcere. Appena arrivato al festival di Sanremo, per allargare il suo pubblico, ha spacciato la sua canzone sulla droga Rolls Royce come se fosse la rilettura della Balilla di Giorgio Gaber. Abbiamo avuto cantanti e poeti che hanno apertamente scritto opere sull’argomento droga, sinceramente e senza problemi”.
Secondo il patron di “Striscia”, Achille Lauro “appena annusato l’odore del quattrino, si è genuflesso a Gigi Marzullo”. “È riuscito a sostenere che il suo album ‘Dio c’è’ – ha aggiunto – sia una riflessione religiosa, quando invece è l’acronimo di DrogaInOfferta CostiEconomici. Ha ricevuto pure il plauso dell’Avvenire”.
Ecco poi l’affondo finale: “Quest’anno è venuto fuori che suo padre è un magistrato di Cassazione e che andavano in vacanza a Cortina. Non vorrei offendere, ma, secondo me, è assolutamente etero, fa finta di essere trisessuale, solo per essere più trendy”.
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