Antonino Cannavacciuolo indossa nuovamente il grembiule e riorganizza l’attività dei suoi ristoranti. Il nome dello chef campano adottato dal Piemonte […]
Antonino Cannavacciuolo indossa nuovamente il grembiule e riorganizza l’attività dei suoi ristoranti. Il nome dello chef campano adottato dal Piemonte è legato a progetti e locali sparsi per l’Italia, da Torino a Novara fino al golfo di Sorrento. Per il momento, al fine di garantire la sicurezza di tutti, ha deciso di non riaprire al pubblico offrendo però il servizio a domicilio o il take away.
Il giudice di “Masterchef” propone entrambi i servizi ai clienti del Bistrot di Torino che possono scegliere tra il menù a 55 euro e le singole portate à la carte. Niente asporto al Bistrot di Novara che punta esclusivamente sul delivery servendo anche città e comuni limitrofi. Ampia la scelta delle prelibatezze che è possibile ricevere comodamente a casa: dallo street food a partire da 2 euro al primo ravioli del plin alla piemontese dal costo di 14 euro.
Nessuna notizia sulla riapertura del “gioiello” di Cannavacciuolo, ovvero il ristorante 2 stelle Michelin preso in gestione insieme alla moglie Cinzia nel 1999 e ubicato all’interno dell’hotel 5 stelle lusso Villa Crespi a Orta San Giulio.