“Le influenze passano ma questa è diversa, appena dici coronavirus scatta una censura sociale per cui non puoi fare nulla. […]
“Le influenze passano ma questa è diversa, appena dici coronavirus scatta una censura sociale per cui non puoi fare nulla. Diventi radioattivo per tutte le persone che ti stanno attorno. Chi ho incontrato deve mettersi in quarantena, significa che gli ho creato un pasticcio pazzesco”. A parlare così in un’intervista a “Il Giornale” di cui è vice direttore è Nicola Porro in isolamento domiciliare dopo essere risultato positivo al coronavirus.
“La mattina sto bene, la sera come se mi fosse passato sopra un tram: male – racconta il giornalista Mediaset – Non riesco a leggere, né a vedere la tv, ho 38-39 di febbre, tossisco. Sabato non mi sentivo bene, domenica sera sono andato all’ospedale Spallanzani qui a Roma e ho fatto il tampone. Il mattino dopo mi ha chiamato il dottor Antinori per dirmi che ero positivo”. Il primo pensiero? “Che era una grande rottura di scatole”, replica.
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