Ogni giorno chi si affida al trasporto pubblico a Palermo attende in media 23 minuti alla fermata. Il motivo di […]
Ogni giorno chi si affida al trasporto pubblico a Palermo attende in media 23 minuti alla fermata. Il motivo di questa lunga attesa, spiega Stefania Petyx in un servizio andato in onda a “Striscia La Notizia”, è puramente economico. L’Amat non ha soldi e quindi non può pagare gli autisti. Capita dunque che spesso i mezzi rimangano parcheggiati in rimessa. La spiegazione è semplice: in troppi non pagano il biglietto. A confermarlo è lo stesso presidente dell’Amat Michele Cimino: “Quattro passeggeri su dieci viaggiano senza biglietto”.
“Una città di scrocconi – sottolinea l’inviata del tg satirico – Il bassotto che è pignolo ha fatto un giro sul bus per andare a scovarli”. “Ho il biglietto ma non l’ho fatto – confessa una passeggera ignara di essere ripresa – Aspetto ore e ore l’autobus. Stamattina un’ora e mezza. Devono essere in orario”. Anche un altro passeggero è provvisto di biglietto ma si guarda bene dal timbrarlo. “A quest’ora i controllori non dovrebbero passare”, dice.
“Il palermitano nell’arte dello scrocco è imbattibile – fa notare la Petyx – I trucchi per non pagare sono veramente tanti. Il più diffuso è anche il più semplice: entrare dalle uscite”. “Non vale la pena fare il biglietto – svela un habitué dello scrocco – Se salgono siamo nella ca**a”. I controllori deputati ad elevare le multe sono pochi e l’Amat perde ben 4 milioni di euro all’anno di biglietti non venduti.
L’inviata di “Striscia” bussa alla porta dell’Amat per chiedere una replica al presidente Cimino ma non viene ricevuta. “Purtroppo nessuno ci autorizza ad entrare – chiosa – ma è chiaro perché il servizio è scadente: molti scrocconi e pochi controlli. Eppure una soluzione per risolvere il problema ci sarebbe. Sarebbe semplice e alla portata di tutti: pagare il biglietto”.
