Chi è il 22enne palermitano che presta volto al figlio di Rosy Abate: "Sono un avvocato mancato e un super tifoso" - Perizona Magazine

Chi è il 22enne palermitano che presta volto al figlio di Rosy Abate: “Sono un avvocato mancato e un super tifoso”

Daniela Vitello

Chi è il 22enne palermitano che presta volto al figlio di Rosy Abate: “Sono un avvocato mancato e un super tifoso”

| 06/10/2019

In vista del gran finale di “Rosy Abate 2” in programma venerdì prossimo, Silvia Toffanin ha ospitato a “Verissimo” Vittorio […]

In vista del gran finale di “Rosy Abate 2” in programma venerdì prossimo, Silvia Toffanin ha ospitato a “Verissimo” Vittorio Magazzù, il 22enne palermitano che presta il volto a Leonardo, figlio della “regina di Palermo”. Il giovane attore è apparso in altre fiction quali “Don Matteo 11” e “La vita promessa” ma grazie al personaggio di Leonardo è entrato nel cuore del grande pubblico. E’ lui, insomma, la vera rivelazione della seconda stagione di “Rosy Abate”.

In quella che è la sua prima intervista in tv, Magazzù ha esordito svelando di essere un “super tifoso” della squadra di calcio della sua città: “A Milano venivo da piccolo con mio nonno per le trasferte del Palermo. Sono ancora tifoso e purtroppo è in serie D. Questo è un problema gravissimo ma forza Palermo, sempre”.

Quindi ha svelato di essere un avvocato mancato e di aver rinunciato alla toga per il palcoscenico. Un sogno che prende vita nelle aule del liceo Garibaldi di Palermo e che lo porta nelle aule di una scuola di recitazione di Roma. “Sono la pecora nera della famiglia – ha confessato – Ho fatto teatro al liceo e me ne sono innamorato. Facevo sempre tragedie greche, andavo a Siracusa, facevo dei saggi. Poi ho capito che da passione poteva trasformarsi in lavoro. L’alternativa era Giurisprudenza che – con tutto il rispetto – nonno, zio, mamma, pure il cane la fa. I miei familiari hanno preso bene la mia scelta. Ho l’appoggio assoluto di mia mamma, mio nonno, papà”.

“Papà l’ho trovato a sei anni e mezzo – ha confidato – Ho cominciato da piccolo a giocare a calcio e verso i 5 anni notavo che i miei amichetti venivano presi a calcio dai loro papà e io ho cominciato a chiedermi dov’era il mio, se c’era. Ho detto a mia madre ‘dai mamma dimmi la verità, papà è morto, perché solo i morti non chiamano mai’. Da lì ci siamo riuniti. L’ho incontrato a casa di mio nonno quando avevo 6-7 anni, io me l’aspettavo un misto tra John Cena e Totti. La prima cosa che gli ho chiesto è ‘vuoi giocare a pallone?’ e lui mi ha detto ‘sì, però ho il crociato rotto’ e lì ho capito che è una cosa di famiglia perché me lo sono rotto pure io e ora non gioco più a livello professionale”.

L’attore siciliano ha raccontato di aver molto in comune con il figlio di Rosy Abate: “Leonardo ha tante cose mie, io con mia madre ho un rapporto incredibile, ma come Leonardo ha incontrato la madre tardi io ho incontrato mio padre tardi, molte lacrime di Leonardo sono sincere, nella terza puntata quando Rosy sta per morire, io non dovevo piangere sul set, ma appena finita la scena ho pianto per mezz’ora in un angolo”.

Riguardo al gran finale della fiction, ha lanciato un’anticipazione bomba: “Morirà uno dei protagonisti, nessuno si salva”.

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