Rita Dalla Chiesa torna a “Domenica In” per presentare la sua autobiografia dal titolo “Mi salvo da sola”. “Mi sembra […]
Rita Dalla Chiesa torna a “Domenica In” per presentare la sua autobiografia dal titolo “Mi salvo da sola”. “Mi sembra di rivivere perchè sono dovuta arrivare fino in fondo a me stessa per ricominciare a salire – spiega subito l’ex conduttrice di “Forum” – C’erano tanti nodi che sono riuscita a sciogliere scrivendo il libro. E’ come se mi fossi alleggerita e ho ricominciato a vivere. Sono molto più serena di prima. Nella mia vita sono andata una volta sola dalla psicologa e piangevamo tutte e due. Così ho deciso di salvarmi da sola”.
Nel libro la Dalla Chiesa parla della scomparsa prematura della madre Dora, il primo grande dolore della sua vita, a cui seguì anni dopo quello per la morte del padre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa assassinato dalla mafia. “Il senso dello Stato che papà si portava dentro è costato tanto alla nostra famiglia – racconta Rita – E’ costato al cuore di mia mamma, che a 52 anni se n’è andata, per la paura. Era molto innamorata di mio padre, stavano insieme da quando lei aveva 15 anni e lui 18. Mamma viveva attaccata al televisore nel periodo del terrorismo perché aveva sempre paura che potesse succedere qualcosa a mio padre. Un giorno le si è fermato il cuore, improvvisamente. Non ne parlo mai, è una specie di blocco che mi porto dietro da quando se ne è andata, non lo so perché. E’ stato uno choc vero. Quello che è successo a papà, te lo potevi aspettare. Ma per mia mamma…L’ho sentita alle 14, stava bene, stava preparando la polenta e poi non l’ho più sentita. Sono partita di corsa per Torino, mi sono messa in macchina col papà di mia figlia Giulia, a ogni autogrill mi fermavo per chiamare a casa ma mi rispondeva sempre un anonimo ufficiale dei carabinieri che mi diceva che il medico la stava visitando. Pensavo che l’avrei trovata ancora viva, non vuoi mai accettare le cose che possono accadere. Quando sono arrivata, ho scoperto che era morta. Mio papà le diceva: ‘Doretta, è la prima volta che ti chiamo e non mi rispondi’. Si conoscevano da una vita. Dopo che lei se n’era andata, lui le scriveva un diario tutte le sere”.
La Dalla Chiesa rievoca il funerale del padre e svela: “Mi sono vergognata del fatto che quel giorno avevo le unghie curate con lo smalto rosso. Per me era un’oscenità. Da allora non ho mai più messo lo smalto alle mani, non faccio mai la manicure. Quando è morto avevamo un po’ litigato, era da qualche giorno che non mi sentivo con papà. Mi aveva chiesto di mandargli giù mia figlia Giulia dopo Ferragosto a Palermo, ma io gli ho detto di no. Era un no immotivato ma se fosse andata, quella sera ci sarebbe potuta essere in macchina anche Giulia e so che quel mio no ha salvato la vita a mia figlia. Per questo, forse, oggi sono una mamma molto apprensiva”.
Mara Venier manda in onda alcune immagini di Giovanni Falcone e della strage di Capaci e Rita si commuove sino alle lacrime. “Il giudice Falcone è stato un uomo importantissimo nella nostra vita – dichiara – Lui ha avuto in mano i diari di mio padre. Mi chiamava, voleva sapere nomi, date…ma papà con noi non parlava mai”.
Sul fronte della vita privata, la Dalla Chiesa si professa single e innamoratissima del nipotino Lorenzo, nato dall’unione di sua figlia Giulia con Massimo Santoro, l’autore Rai scomparso nel 2017. “Mio nipote è simpatico, mi diverte e mi prende molto in giro – dice – E’ un bambino che ha avuto una grandissima sofferenza, ma è forte e autoironico. Ha preso le caratteristiche più belle di mio genero e di Giulia. E poi ha me, sa che sono una nonna diversa dalle altre e che può prendermi in giro quanto vuole”.
