Frizzi, la poesia da brividi condivisa da Rita Dalla Chiesa: "Per Stella e Lorenzo" - Perizona Magazine

Frizzi, la poesia da brividi condivisa da Rita Dalla Chiesa: “Per Stella e Lorenzo”

Daniela Vitello

Frizzi, la poesia da brividi condivisa da Rita Dalla Chiesa: “Per Stella e Lorenzo”

| 30/03/2018

E’ virale sui social un video condiviso da Rita Dalla Chiesa in cui Fabrizio Frizzi legge un bellissimo racconto sulla […]

E’ virale sui social un video condiviso da Rita Dalla Chiesa in cui Fabrizio Frizzi legge un bellissimo racconto sulla speranza durante uno dei suoi programmi.

“Per Stella, Lorenzo e tutti i bambini che hanno bisogno di credere nella luce di una candela…Grazie, Fabri”, scrive l’ex moglie del conduttore dedicando la poesia alla bimba nata dall’unione dell’ex marito con Carlotta Mantovan. La Dalla Chiesa la dedica anche a Lorenzo, il suo nipotino rimasto orfano di padre dopo la scomparsa prematura di Massimo Santoro, marito di sua figlia Giulia Cirese.

LE QUATTRO CANDELE

“In una stanza quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente – racconta Frizzi nella commovente clip – Il luogo era talmente silenzioso che si poteva ascoltare la loro conversazione.

La prima diceva ‘Io sono la pace ma gli uomini non riescono a mantenermi. Penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi’. E a poco a poco la candela si lasciò spegnere.

La seconda candela disse ‘Io sono la fede ma purtroppo non servo a nulla. Gli uomini non ne vogliono sapere di me e per questo motivo non ha senso che resti accesa’. Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.

Triste triste, la terza candela a sua volta disse ‘Io sono l’amore e non ho la forza per continuare a rimanere accesa. Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza’. E senza attendere oltre la candela si lasciò spegnere.

In quel momento un bambino entrò nella stanza, vide le tre candele spente e, impaurito per la semioscurità, disse ‘Ma cosa fate? Voi dovete rimanere accese. Io ho paura del buio’. E così dicendo scoppiò in lacrime.

Allora la quarta candela, impietosita, disse ‘Non piangere. Finché io sarò accesa, potremo sempre riaccendere le altre tre candele. Io sono la speranza’. Con gli occhi lucidi di lacrime, il bimbo prese la candela della speranza e accese tutte la altre.

Cosa vuol dire questa storia? Che non si deve spegnere mai la speranza dentro il nostro cuore e che ciascuno di noi può essere lo strumento, come quel bimbo, capace in ogni momento di accendere con la sua speranza la fede, la pace e l’amore”.

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