Lele Mora: "In carcere trattato peggio di un animale, ecco come vivevo" - Perizona Magazine

Lele Mora: “In carcere trattato peggio di un animale, ecco come vivevo”

Daniela Vitello

Lele Mora: “In carcere trattato peggio di un animale, ecco come vivevo”

| 21/03/2017

Lele Mora, l’ex agente dei vip condannato per evasione fiscale, bancarotta fraudolenta e favoreggiamento della prostituzione, ha scontato la sua pena in carcere e, ai microfoni di  Radio Cusano Campus, confessa di sentirsi come “Dante Alighieri uscito dall’inferno”.

Ho capito gli errori che ho fatto – dichiara – Non tutti, perché a volte sono stato accusato di cose che non esistono, ma io so accettare tutto e portare a termine con serena volontà tutto ciò che mi viene imposto dalle pene che mi sono state inflitte. Finalmente è arrivato un momento bello, mi sono stati concessi i giorni di liberazione anticipata ed eccomi qui, libero come il vento, che è la cosa migliore, come Dante Alighieri uscito dall’inferno”.

Tra le cose che mai dimenticherà c’è il periodo di detenzione in carcere. “Ero chiuso in una piccola stanza – racconta – ho fatto un anno e mezzo di isolamento, sorvegliato a vista, con divieto d’incontro. Gli animalisti dicono che un animale deve vivere almeno in diciassette mq, io vivevo in due mq, trattato peggio di un animale quindi. Quando tu esci da un posto del genere fai fatica poi ad affrontare la gente, non sai mai come ti vede, come ti valuta. Per fortuna sono cose passate, ora mi godo la mia famiglia che mi dà la gioia di stare bene e di vivere”.

Il futuro di Lele Mora è lontano dal mondo dello spettacolo. “Non mi interessa tornare a farne parte – spiega – magari in futuro scriverò, inventerò programmi nuovi, questa è la mia forza. Di idee ne ho già date tante e tante ancora ne sto dando. Anche perché, se avete notato, nell’ultimo periodo c’è stato un mortorio in televisione e nei giornali sia di personaggi che di gossip. L’unica artista che è uscita è Belen, poi non è più uscito nulla. Il gossip è morto, è mancato un Lele Mora, è mancato uno che di contesti sia televisivi che di pettegolezzo ne ha fatti tanti. In tantissimi hanno provato a prendere il mio posto, tutti si spacciavano per nuovi Lele Mora, ma erano autisti o orfani di Lele Mora che provavano ad imitarmi ma in realtà non hanno combinato nulla. Fare l’agente non è una cosa semplice, creare un artista, farlo diventare un personaggio, è un lavoro vero, che non si improvvisa”.

La politica, si scopre, lo alletta. Al punto da avere in cantiere un Movimento tutto suo. “Non voglio candidarmi – rivela – neanche potrei, sono residente in Svizzera. Farò un Movimento, l’ho già programmato, scenderà in campo tra un po’, con persone meravigliose. Ho voluto tutti giovani affianco a me, con meno di 40 anni, tutti laureati. Il Movimento si chiamerà Libertà e Onestà e punterà ad aiutare chi ha bisogno, siamo un Paese alla disperazione. Renzi? Mi ha deluso sotto alcuni aspetti, l’ho stimato davvero tanto, ma ad oggi non prenderei niente di ciò che ha fatto. Il Movimento Cinque Stelle? Si sta dimostrando per quello che è, non può esistere un padre padrone in un movimento. Secondo me morendo la testa di questo partito si spegnerà anche il resto del Movimento, che nel breve futuro però continuerà a prendere molti voti, visto che in Italia sono tutti insoddisfatti della politica. Il movimento che farò io darà una casa a tutti, da mangiare bene per tutti, una pensione uguale per tutti, di almeno mille euro”.

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