Ospite di “Verissimo”, Al Bano Carrisi ricorda con tenerezza la grande storia d’amore vissuta con Romina Power. Il cantante pugliese racconta anche il dolore provato nel momento dell’addio e l’incontro con Loredana Lecciso grazie al quale ha ricominciato a vivere.
“La felicità c’era, era a portata di mano – svela – Ho letto delle cose molto discutibili di quel periodo. Però devo sottolineare un fatto: finchè c’è stato amore era evidente per tutti e quando non c’è più stato amore era pure evidente per tutti. Abbiamo vissuto sempre basando la nostra vita su un tappeto volante chiamato verità. So quanto sono stati forti i nostri sentimenti, ma so che quando è arrivato il momento dell’addio è arrivato anche quello. Ne avrei fatto a meno, certo. Ho accusato tutti questi colpi, li ho stritolati e ho guardato sempre al futuro. Quella casa dove c’era stata tanta armonia, tanta musica, tanta vita….quando tutto è finito, mi sembrava di camminare come in un cimitero. I ricordi diventavano voci urlanti, soprattutto di sera. Insieme al vento arrivavano le voci di tutto quello che avevo vissuto. E allora ho detto ‘io ricomincio da capo’. Ho dovuto riformare la mia vita, ho incontrato Loredana. Sono uscito fuori da un tunnel e ho visto una boccata di ossigeno, mi son detto ‘ne ho diritto e me lo prendo’. Abbiamo messo al mondo due figli e sono stati i miei supporti. Solo che Loredana mi ha spiazzato, a un certo punto ha deciso che voleva fare televisione, però è chiaro che ogni essere umano deve esprimere quello che ha dentro. Io non condividevo per niente, però non ho neanche bloccato perchè io non sono padrone di nessuno, a volte neanche di me stesso”.
Com’è stato tornare a cantare con Romina? “Io mi sentito un ghiacciolo, un iceberg, nel centro di Mosca – spiega Al Bano – Non so come si è convinta ma Romina ha accettato ed è venuta da Los Angeles a Mosca. Fino a poco tempo prima, cantavamo più nei tribunali che sul palco. Però, tu mi insegni, che nelle quattro stagioni c’è l’inverno, poi arriva la primavera e poi anche l’estate. La guardavo sempre con sospetto. Abbiamo fatto la prima serata, poi la seconda, poi la terza. Ho assistito alla commozione sia dei figli avuti con Romina che degli altri due avuti con Loredana. Poi quella di mia madre. E’ meglio sotterrare l’ascia di guerra che tenerla in mano. Oggi cantare insieme a Romina è divertimento e stare sul palco è gioia. In questo devo dire che Loredana si è comportata benissimo”.
Un accenno anche alla figlia Ylenia: “Sono ferite che non si possono curare, sono sempre pronte a sanguinare. Le mie lacrime hanno un percorso inverso, scorrono tutte all’interno”.
