Un vero e proprio “laboratorio degli orrori” è stato scoperto dall’FBI in Arizona. Quando gli agenti hanno fatto irruzione nel Biological Resource Center di Phoenix, gestito da Stephen Gore, si sono trovati davanti ad una scena raccapricciante.
Un “contenitore per il raffreddamento pieno di genitali maschili, un secchio pieno di teste, braccia e gambe e una serie di teste infette” sono alcuni dei “reperti” rinvenuti nel lontano 2014. Ma non solo: c’era anche la testa di una donna cucita sul corpo di un uomo appeso ad una parete.
Tutto è iniziato da un’indagine su presunte attività illecite legate alla donazione e al traffico di organi. I documenti conservati negli archivi giudiziari americani sono stati desecretati solo ora e resi noti durante le udienze della causa civile intentata da otto famiglie che avevano deciso di donare i corpi dei loro cari defunti al centro affinché li utilizzasse per scopi scientifici.
