Tiziano Ferro a "Verissimo": "Sono nato per fare il papà"

Tiziano Ferro a “Verissimo”: “Sono nato per fare il papà, io e mio marito siamo allineati”

Daniela Vitello

Tiziano Ferro a “Verissimo”: “Sono nato per fare il papà, io e mio marito siamo allineati”

| 14/11/2022
Tiziano Ferro a “Verissimo”: “Sono nato per fare il papà, io e mio marito siamo allineati”

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Vent’anni di carriera e un nuovo album dal titolo “Il mondo è nostro” appena uscito. “Verissimo” celebra Tiziano Ferro con un appuntamento eccezionale ricco di emozioni e sorprese. La puntata speciale si intitola “Io sono Tiziano”. “Come sto? Mi sento privilegiato ma anche molto emozionato – esordisce il cantante – Oggi guardo il mondo attraverso il filtro delle mie cicatrici. I momenti brutti li ho sempre usati come momento di svolta, come spunto per un progresso. Sono al massimo della felicità che posso aver raggiunto con le cose che ho fatto. Il sogno ha superato la realtà”.

Tiziano Ferro (Foto Facebook)

Il bullismo

Durante l’adolescenza trascorsa a Latina, la sua città natale, Tiziano Ferro è stato vittima di bullismo. “Le prese in giro sono iniziate subito, perché ero sovrappeso e fuori da ogni giro – racconta a Silvia Toffanin – Da adolescente non ricordo sinceramente un giorno della mia vita in situazioni di gruppo senza prese in giro. A un certo punto ti abitui e inizi a camminare su quel filo. Impari che siccome sei troppo sensibile, troppo grasso, te le meriti queste cose perché non c’è un’alternativa. Ho pensato di essere difettato. I bulli hanno tutti una cosa in comune. Non importa la generazione, l’età: sono tutti dei vigliacchi. L’attenzione è l’unico territorio in cui riescono a esistere, se togli loro l’attenzione non esistono più”.

Tiziano Ferro e Silvia Toffanin (Foto Facebook)

La depressione

Tiziano Ferro ricorda il periodo in cui ha sofferto di depressione: “All’inizio non ho chiesto aiuto perché pensavo di non averne bisogno. Nel 2008 non riuscivo più a parlare con una persona senza sentirmi come se mi guardasse e mi puntasse il dito vedendo che dietro c’era quel gay. Io mi sentivo come messo all’angolo, ero diventato un sociopatico. Ho iniziato ad andare in analisi ed è stata l’analisi che ha sbloccato odio verso me stesso. Ho iniziato a parlare con i miei amici, ho iniziato a parlare con la mia famiglia”.

Tiziano Ferro (Foto Facebook)

“La depressione per me era una di quelle cose che succedono agli altri o, ahimè, venendo da un retaggio antico ai matti – aggiunge – La depressione è una grande furba perché ti convince del fatto che la zona di conforto tua, che è quella che ti crea lei, che è quella del dolore, va bene così. Tu al massimo ti meriti quello. Non provare neanche a pensare di prenderti cura di te perché comunque tu hai già troppo nella vita. Quando si tratta di depressione cronica, non penso che ci sia una soluzione definitiva. Però continuo ad andare in terapia”.

Tiziano Ferro e Silvia Toffanin (Foto Facebook)

L’alcolismo

“L’obiettivo della depressione è fare di tutto perché tu sia a terra – spiega il cantante – Allora bevi, ti droghi perché non hai altri mezzi. Io ringrazio il mio alcolismo perché se non avessi bevuto non ce l’avrei fatta in alcuni momenti. Poi è chiaro che non era la cosa giusta. Però in quel momento è stato il mio scudo protettivo. Lo ringrazio perché mi ha aiutato a toccare il fondo e al fondo non c’è limite perché si può sempre scavare”.
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Tiziano Ferro (Foto Facebook)

Il fratello Flavio

Silvia Toffanin annuncia una sorpresa. In collegamento c’è Flavio, fratello di Tiziano, più piccolo del cantante di undici anni. “Quando ho scoperto che mia madre era incinta ero il bimbo più felice del mondo – svela Ferro – Quindi ho vissuto la gravidanza di mia madre come uno dei momenti più belli dell’universo. Anche perché mia madre che era sempre molto rigida sull’alimentazione, aveva le voglie e mi mandava a comprare la pizza, le patatine. A me non pareva vero. Mi usava come complice per questa cosa. Mio fratello nasce, io avevo le palpitazioni, non ci potevo credere. Arriva l’infermiera che ci fa vedere questo bambino e tutti: ‘Oh che bello’. Io rimango senza parole perché era orrendo. Pensai: ‘Ma non c’è nessuno che dice la verità?’ Ma falsi! Poi dissi: ‘Non importa che sei brutto, io ti amo già da morire’. Come vedete, è tutt’altro che brutto. E’ un bellissimo uomo”.

La paternità

Tiziano Ferro racconta l’incontro di “zio Flavio” con Margherita e Andres nati da madri surrogati. Dopo infinite battaglie, il cantante e il marito Victor Allen sono finalmente genitori. “Questa esperienza ha tagliato di netto con una lama stracolma d’amore tutti quelli che hanno sfiorato questi bimbi”, confida. “Prenderli in braccio è stato rivelatore – dice sciogliendosi in lacrime – Ho sempre saputo di avere l’istinto paterno. Non ci giriamo intorno. Ho sempre avuto questo bisogno di cura, questo bisogno di creare una casa. Una cosa è saperlo, una cosa è farlo. Quando ho saputo che sarebbero arrivati questi bimbi, c’è stato un minimo di ansia positiva, comunque ansia. Però la prima volta che ho tenuto in braccio lei che è arrivata per prima è come se mi avessero consegnato un libretto di istruzioni. E’ come se in quel momento io avessi perso ogni traccia di dubbio. Io sapevo già chi era e cosa dovevo fare”.

“Adesso è più di un anno che sono papà, che siamo papà e ti posso dire con grande fermezza e anche con un po’ di sana presunzione che non ho mai avuto un momento di panico – confessa a Silvia Toffanin – E’ come se io fossi nato per fare questa cosa. Me la godo, è bella. In casa abbiamo due bambini che dormono 12 ore e ridono dalla mattina alla sera. Qualcosa di buono abbiamo fatto. Con Victor ci facciamo i complimenti. Io sono orgoglioso di lui e lui di me. E’ molto importante essere allineati. Su questo sono stato semplicemente fortunato”.

Il marito Victor Allen

“Victor ha tutte le piccole cose che mi compongono, anche le più disastrose – conclude – Non ha mai provato, neanche una volta, a cambiarle. Non ha provato a spostarle nella sua direzione. Le ha sempre celebrate, abbracciate. Il rispetto per l’altro è decisamente la forma più grande d’amore. Se non fosse per lui, non credo che sarei riuscito ad affrontare questa avventura (…) Io ho vissuto gran parte della mia vita senza poter sognare di essere padre. E’ stata una battaglia lunghissima, però adesso è il momento di goderci quello che abbiamo”.

Pubblicato il 14/11/2022 11:53

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