Stefano De Martino, 32 anni, ha lasciato la danza per intraprendere la carriera del conduttore e dello showman. Numeri alla mano la sua scelta è stata azzeccatissima. “Mi diverto. Fare questo lavoro è un lusso – spiega nel salotto di “Domenica In” – Ho la fortuna di lavorare sempre con degli amici e questo rende il lavoro più bello del mondo ancora più bello. Mi vogliono tutti bene perché non mi conoscono bene. Ci si sceglie come nella vita. C’è una sorta di selezione naturale nel tempo ed è bellissimo poter lavorare con le persone di famiglia”.
“Da ballerino, sapevo di non poter fare la differenza”
Il conduttore napoletano aveva scelto inizialmente di seguire le orme del padre. “Papà era un grande ballerino – racconta – Lui sapeva quanto fosse difficile vivere di arte, di danza soprattutto. Non voleva che io studiassi. Mi proteggeva”. De Martino confessa come ha maturato la decisione di dire addio alla danza: “In questo lavoro bisogna anche avere la consapevolezza di quello che fai e di come lo fai. A un certo punto ho capito che, nonostante avessi avuto delle bellissime esperienze con la danza, non avrei potuto vivere solo di questo. A me, come a tutti quelli che fanno un mestiere di palco, piace fare la differenza. Da ballerino, sapevo di non poter fare la differenza. Potevo essere tranquillamente sostituito da qualsiasi altro bravo danzatore. Invece a me piacere provare a fare la differenza. Forse in questo altro mestiere, posso trovare il modo di fare le cose in maniera più unica. Si può fare meglio o peggio, io cerco di trovare la misura giusta”.
LEGGI ANCHE: Cecilia Rodriguez difende Belen: “Mia sorella non è una mangiauomini”
Il ricordo del nonno: “Non siamo mai preparati alla morte”
Il conduttore partenopeo si commuove ricordano il nonno scomparso qualche anno fa: “Era di poche parole, era molto ermetico. Ero il suo primo nipote e per questo c’era un rapporto speciale. Se n’è andato nel 2016, ho quasi rimosso quel passaggio. Non ho un buon rapporto con la morte, la esorcizzo a volte scherzandoci su, non mi piace, non piace a nessuno. Non siamo mai pronti ad accettarla perché nessuno ci ha insegnato ad avere a che fare con la morte. E’ l’unica cosa certa della vita e ogni volta che arriva siamo sempre impreparati. Di quel momento non mi ricordo niente. Faccio molto fatica a non emozionarmi, però questo velo di malinconia che mi colpisce ogni volta che guardo le foto o i video è direttamente proporzionale alla grandezza dell’amore che ci ha legati e che ci lega tuttora. Mi auguro di diventare un nonno all’altezza, come è stato lui. Ogni volta che inizio un programma o entro in uno studio penso sempre a lui. Immagino sempre che mi stia guardando”.
GUARDA L’INTERVISTA COMPLETA (VIDEO)
“Altri figli? Sono partito talmente presto che c’è tempo”
La conversazione si sposta sul figlio Santiago avuto a 23 anni: “Che papà sono? La dovremmo fare a mio figlio questa domanda. Io provo a fare del mio meglio ma poi i giudici del nostro operato sono i figli. Quando diventi padre, capisci anche quanto ti hanno amato i tuoi genitori e quanto a volte poco si ricambia il loro amore. Oggi come oggi, se ci pensi troppo, finisci col non farli i figli. Invece ne vale sempre la pena perché ti cambiano la vita. Io non riesco proprio ad immaginare la mia vita senza mio figlio. Altri figli? Sì. Poi son partito talmente presto che c’è ancora tempo. L’altro giorno ho letto la notizia, poi smentita, di Silvio Berlusconi che starebbe diventando padre a 85 anni. E a quel punto ho pensato: ‘Vabbè, allora me la posso prendere comoda. Faccio in tempo a farne altri dieci’”.
“Belen? La vedo spessissimo. Come va la mia privata? Sono molto felice, molto sereno”, chiosa abbozzando un sorriso.
