"Spero ancora di svegliarmi", lo straziante tweet di Alessandra Casella

“Spero ancora di svegliarmi”, lo straziante tweet di Alessandra Casella

Daniela Vitello

“Spero ancora di svegliarmi”, lo straziante tweet di Alessandra Casella

| 03/11/2021
“Spero ancora di svegliarmi”, lo straziante tweet di Alessandra Casella

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“2 novembre. Dieci mesi. Quel morto in più da piangere che ancora non riesco a concepire sia così orribilmente definitivo. La mia vita si è ribaltata in un istante e ancora spero di svegliarmi. Amore mio grande. Amore mio”. E’ straziante il tweet lanciato nel giorno della commemorazione dei defunti da Alessandra Casella. Il 2 gennaio 2021 l’attrice, conduttrice televisiva e scrittrice è stata colpita da un terribile lutto. Un infarto si è portato via prematuramente il marito Alessandro da cui nel 2001 aveva avuto la figlia Chiara. Alessandro, l’amore della sua vita, aveva 56 anni. I due si erano incontrati 33 anni fa e si erano sposati nel 1998. “Vorrei ringraziare tutti per il vostro affetto, gli incoraggiamenti e gli abbracci. Ma mi scuso per questo tweet così personale. Stavo così male in quel momento che pensavo di scoppiare, e ho twittato, come se gridassi”, scrive oggi la Casella dopo il suo sfogo.

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I tweet di Alessandra Casella

Le ultime ore di vita del marito

Lo scorso aprile, a tre mesi dalla morte del consorte, Alessandra aveva rilasciato una toccante intervista a Selvaggia Lucarelli per “Il Fatto Quotidiano”. Il suo racconto partiva dalla “notte di Capodanno”: “Mio marito Alessandro era sul balcone che urlava ‘vaff***ulo 2020’. La sera dopo moriva. Il pomeriggio del primo gennaio è andato al pronto soccorso. Sei anni prima aveva avuto un infarto preso per tempo, gli sembrava di avere gli stessi sintomi. Ma dopo tutti gli esami, all’1 e 30 di notte, lo hanno rimandato a casa. In epoca di Covid fanno in fretta a dimetterti”.

Alessandra Casella (Foto da video)

“E’ caduto a terra, non respirava”

“Alle tre si sente male – aveva aggiunto – Decidiamo di tornare all’ospedale, stiamo per arrivare a piedi fino alla macchina sotto una pioggia battente e lui cade a terra. Ho visto i suoi occhi che non vedevano più, l’uomo della mia vita era diventato pesantissimo, tra le mie braccia. Si diventa così pesanti quando si muore. Urlavo aiuto sotto la pioggia, non respirava, gli facevo il massaggio cardiaco. Sono usciti i vicini di casa che hanno continuato con il massaggio. Arrivano i soccorsi, ricordo mia figlia con la mano sopra l’ambulanza che urlava “papà non andare via!”, ma mio marito non c’era già più. Le ultime parole che gli ho detto? ‘Amore, respira’”.

Pubblicato il 03/11/2021 17:54

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