Alessia Marcuzzi, 52 anni, ha calcato il palco dell’Ariston in occasione della serata finale del 75esimo Festival di Sanremo con tre look puliti e lineari firmati Dolce&Gabbana. Consigliata dalla stylist Claudia Scutti, ha preferito non osare e ha puntato sulla semplicità. La conduttrice romana, alla sua prima esperienza come co-conduttrice del Festival, ha sceso la temutissima scalinata fasciata in un attillatissimo abito nero in crepe con collo alto, manica lunga e ampio oblò sulla schiena. Un look al contempo castigato e sexy a cui ha abbinato una parure di diamanti taglio smeraldo e oro bianco composta da orecchini da 4 carati, bracciale e collana tennis. Il secondo outfit è un lungo abito rosso fuoco realizzato in raso e ispirato alla lingerie anni ’50. Come terzo look, Alessia Marcuzzi ha optato per un abito total black in tulle con spacco vertiginoso sul lato sinistro. Tre scelte azzeccatissime e apprezzatissime sia dal pubblico a casa che dagli esperti di moda.
Alessia Marcuzzi a Sanremo, nelle pagelle della stampa non raggiunge la sufficienza
A non convincere è stata la Alessia co-conduttrice. Per il suo debutto sul palco dell’Ariston, la Marcuzzi ha indossato i panni della bionda ingenua e un po’ svampita alla continua ricerca di affetto e di abbracci in grado di darle la sicurezza necessaria ad affrontare l’ardua prova. L’esatto opposto di Carlo Conti, algido, puntiglioso, privo di empatia, con cui ha fatto inevitabilmente fatica ad incastrarsi. Una circostanza che ha fatto sì che apparisse totalmente fuori contesto. “Ma è ubriaca?”, si sono chiesti in molti sui social. Il “Corriere della Sera” le ha dato 5,5 in pagella: “Una valletta ma con personalità. Ha poco spazio perché con 29 canzoni da risentire non ce n’è. Se il suo format è chiedere e ottenere abbracci, non si capisce cosa abbiano fatto in tutti questi giorni di prove. Sa fare qualcos’altro oltre che abbracciare gli altri?”.
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Selvaggia Lucarelli: “Ho sofferto molto nel vederla su quel palco”
Impietosa anche Selvaggia Lucarelli che ha definito “adolescenziale” Alessia Marcuzzi dandole un 5. “Ho sofferto molto nel vederla su quel palco e ho sperato che cadesse dalle scale slogandosi lievemente una caviglia per tirarsi fuori dal disastro in cui si stava cacciando – ha scritto nella sua newsletter – L’ho sperato per lei, perché alle volte bisogna sperare nel male minore, perché qualcuno si salvi. Meglio una gamba amputata che una cancrena, meglio un divorzio che un matrimonio infelice. Meglio Sanremo rasa al suolo da un incendio come a Los Angeles che una conduzione così. E invece ahimè, Alessia è arrivata fino alla proclamazione del vincitore”.
Alessandro Cattelan promosso a pieni voti: “Miglior co-conduttore di tutti i tempi”
Selvaggia Lucarelli ha dato 100 ad Alessandro Cattelan, co-conduttore dell’ultima serata, con cui la scrittrice ha condiviso l’esperienza del DopoFestival. I due, in questo caso, si sono incastrati talmente bene che in tanti auspicano la nascita di una nuova coppia televisiva. “Miglior co-conduttore di tutti i tempi – ha scritto – un misto tra la professionalità di Pippo Baudo, il carisma di David Letterman, la bellezza di Paul Newman e l’eleganza di Sean Connery. Un santo, un apostolo: è un bel conduttore! Evviva!”.
