Ancora una volta momenti commoventi a “Verissimo“, condotto da Silvia Toffanin. Tra gli ospiti della puntata di sabato, Sabrina Salerno, la “sexy girl” degli anni ’90, e il figlio diciottenne Luca Maria, nato dal matrimonio con l’imprenditore Enrico Monti. Un legame profondo lega Luca Maria alla madre: “La mamma è speciale. Di sicuro non è la tipica mamma, però sono sicuro che nella sua vita abbia dato il meglio”. Durante l’intervista anche la cantante ha speso parole di stima per Luca Maria, figlio fortemente desiderato. “Lui è più bravo, sensibile, profondo e razionale di me”, dichiara. Sabrina Salerno racconta come ha interpretato, e interpreta tutt’ora, il ruolo di madre: “Ho cercato di fare del mio meglio. Il ruolo di mamma è difficile per tutti. Mi sono impegnata e il risultato ha sorpreso le mie aspettative. Con lui io e mio marito siamo davvero felici”.
Luca Maria: “La mamma è speciale, è l’unica con cui mi apro”
Per Luca Maria la popolarità della madre non è sempre stata facile da gestire: “Crescendo si matura molto e capisci che alcune cose che ti possono capitare per essere suo figlio, non valgono niente. Forse alle elementari, medie, succedeva che venisse fuori l’argomento di chi fosse, che influiva su di me. Ma crescendo alla fine vivi una vita normalissima”. Il rapporto che li lega è davvero forte, tanto da essere per lui una fonte di sfogo: “Probabilmente lei è l’unica persona che riesce a farmi parlare, a farmi dire cosa provo realmente. Di mio non sono così aperto con le persone. Malgrado durante la giornata non passiamo troppo tempo assieme, lei ha questa capacità di farmi uscire tutto quello che ho dentro”.
Sabrina: “A me basta guardarlo negli occhi per capire se qualcosa non va”
“Abbiamo un rapporto molto bello, affettuoso, nonostante i suoi diciotto anni – gli fa eco Sabrina Salerno – Io ho sempre parlato tanto con lui, di tutto, ma sempre da genitore non da amica. Con lui ho sempre cercato di avere un dialogo e rispetto. A me basta guardarlo negli occhi per capire se c’è qualcosa che non va. Lui si confida con me, mi dice tutto, anche perché io non l’ho mai attaccato. Anche se faceva una scemenza, cercavo di elaborarla e fargli capire che comunque certe cavolate le ho fatte anch’io. Non sono il genitore severo che giudica”.
