Vecchioni difende Geolier: "Invidia! Napoli ha inventato la musica"

Vecchioni difende Geolier: “Napoli era un regno quando altrove si pascolavano le capre”

Daniela Vitello

Vecchioni difende Geolier: “Napoli era un regno quando altrove si pascolavano le capre”

| 19/02/2024
Vecchioni difende Geolier: “Napoli era un regno quando altrove si pascolavano le capre”

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Ospite di “In altre parole”, il programma di La7 condotto da Massimo Gramellini, Roberto Vecchioni si è schierato dalla parte di Geolier fischiato dal pubblico dell’Ariston dopo la sua vittoria nella serata delle cover. “Innanzitutto Geolier ha cantato una canzone non semplice – ha sottolineato il cantautore brianzolo – Se qualcuno ha capito il testo, lì si tratta di ‘ognuno va per la sua strada perchè pur amandoci non ci capiamo’ che non è un tema proprio facile. È un tema importante, sono cose notevoli. Un po’ di avversità verso il sud e verso Napoli c’è. Secondo me c’è dell’invidia perchè Napoli è un regno dal 1200, quando altrove si pascolavano le capre”.

Massimo Gramellini (Foto da video)

“Napoli è una città provvisoria, è sotto un vulcano, ogni giorno può succedere di tutto”

“Napoli è una delle città più immense del mondo, ha inventato la musica, ha inventato questo modo di esprimersi – ha aggiunto Roberto Vecchioni – Napoli è una città provvisoria, è sotto un vulcano, ogni giorno è una vita perchè può succedere di tutto, ha avuto tutte le dominazioni possibili e immaginabili, potevano morire da un giorno all’altro. Invece sono diventati fortissimi, eccezionali, fantasiosi, meravigliosi e fanno conoscere l’Italia. Io amo Napoli. Io sono figlio di napoletani, ma anche se non lo fossi direi le stesse cose. Tutti conoscono l’arte di Roma, ma andate a vedere cose c’è a Napoli e nelle sue chiese”.
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Roberto Vecchioni (Foto da video)

Nicola Gratteri: “Chi si fa riprendere con un kalashnikov non mi sembra educativo”

Nelle scorse ore Nicola Gratteri, procuratore capo a Napoli, ha detto la sua sul tema dei rapper partenopei che nelle loro canzoni inneggino ai camorristi e ostentano Suv e orologi d’oro. “È una narrazione molto discutibile – ha dichiarato in un’intervista a “La Verità” – Quando penso a Napoli mi vengono in mente Pino Daniele, i fratelli Bennato, James Senese, Enzo Avitabile. Molti sostengono che quella dei trapper sia una voce di protesta, ma quando assumono atteggiamenti misogini o si fanno riprendere con un kalashnikov in mano non mi sembrano molto credibili o educativi”. “Che idea mi sono fatto del fenomeno Geolier? Preferisco non rispondere”, ha concluso.


Pubblicato il 19/02/2024 19:01

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