04 Settembre 2021, 12:24
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Nel giorno del trentanovesimo anniversario dell’omicidio del padre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia a Palermo insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente Domenico Russo. Rita Dalla Chiesa apre il cassetto dei ricordi, belli e brutti, e tira fuori due scatti di famiglia. L’ex conduttrice di “Forum” tagga i fratelli Nando e Simona e i nipoti e ne approfitta per ricordare la cognata Emilia, detta Emù. La moglie di Nando Dalla Chiesa è stata stroncata da un tumore lo scorso maggio. Aveva 68 anni.
“3 settembre 2021. In queste due foto la nostra vita a metà – scrive Rita – La serenità prima, la sofferenza violenta dopo. E lei, Emilia, c’era sempre. Prima abbracciata sorridente a Nando, e dopo con le mani sul ventre, a proteggere Doretta, che sarebbe nata a gennaio. E, nei giorni a seguire, a proteggere noi tre fratelli, prendendosi addosso lei il dolore di vedere come quei ‘maledetti per sempre’, con le loro armi, avevano ridotto la catenina, l’orologio e l’anello di papà. E la borsetta di Emanuela. Aveva lavato lei il loro sangue, perché non lo vedessimo noi. Oggi, Emù, è più presente che mai. Sempre. Con amore. Grazie, biondina del Prof”.
Nando Dalla Chiesa ed Emilia Cestelli sono stati legati per 50 anni. Dalla loro unione sono nati due figli, Carlo e Dora. “Amavo la sua intelligenza ironica, la sua leggerezza – ha confidato Nando Dalla Chiesa in un’intervista al “Corriere della Sera” – E’ sempre stata acuta, divertente, sapeva prendere in giro senza esagerare e non è mai stata opprimente, nonostante le mie lontananze continue (…) Ne abbiamo passate tante. Abbiamo avuto un destino unico, così forte, e lei c’è stata in modo meraviglioso, aiutandomi a fare tante cose difficili. Lo vede questo anello? Lo portava mio padre quando fu ucciso. Lo lavò lei, per evitare di sentirmi sciogliere il sangue di papà fra le mani”.
Nel settembre del 1982, quando il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa fu assassinato dalla mafia a Palermo, Emilia era in dolce attesa. “Sono cose che legano tantissimo – ha detto il prof – È stata dentro questo mio cammino duro senza mai tirarsi indietro. Era incinta di Dora al funerale di papà e incinta di Carlo a quello di mamma, morta d’infarto nel ’78, sotto il terrorismo. Non mi ha mai detto: che vita mi costringi a fare? La sua spensieratezza adolescenziale era finita dentro una storia gravida di rischi. Da questo balcone, quante volte, si affacciava per vedere se sotto era libero”.
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04 Settembre 2021, 12:24