Riki, all’anagrafe Riccardo Marcuzzo, è tornato in tv, ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo”, per rivivere il suo percorso artistico e personale di questi ultimi anni. Lo scorso 5 dicembre aveva partecipato anche a “This is me”, lo show dedicato agli ex allievi di “Amici” di Maria De Filippi, programma in cui si è classificato primo nella categoria canto nel 2016. Il cantante ha voluto fare un omaggio a Michele Merlo, scomparso all’età di 28 anni, cantando il suo brano “Tutto per me” e commuovendo il pubblico presente. Nello studio di “Verissimo”, il cantante ha raccontato del periodo buio che ha vissuto a livello artistico e personale: “È una storia che mi ha dato veramente tantissimo, però mi ha fatto capire anche tante cose. C’è stato questo down dopo tutto il successo, che è anche giusto. Era impossibile fermarsi. La crisi in una carriera coincide con una crisi personale e non è la causa”.
“Prima il successo incredibile, venivano 5000 persone ogni volta ai firmacopie – ricorda – e io ero al settimo cielo. La discografica si aspettava 500, 1000 persone. Io stavo in piedi, vivevo la persona che avevo davanti e cercavo di dargli più amore possibile. La sicurezza mi diceva di fare 20 secondi a persona, io non volevo, ma dovevo per forza, come fai quando si presenta una ragazza che ti dice che con la tua musica si è salvata e magari ha i tagli sui polsi”.
Riki a “Verissimo”: “Guardandomi allo specchio mi sono messo a piangere”
“Avevo anche delle mamme in prima fila che dicevano, vediamo se presti la stessa attenzione a tutti. Da fuori è tutto bellissimo, ma dopo tour, in store, la parentesi in Sud America non mi impressionavo più di nulla, dalle grandi alle piccole cose – spiega Riki – Io vivevo proprio un’isteria, una mania, le ragazze mi davano tanto, io cercavo di darglielo indietro, ma questa cosa ti scarica alla lunga e non te ne rendi conto. Tutto è meraviglioso, ma non apprezzavo più nulla, anche il quotidiano. Ho detto fermiamoci, alt, voglio tornare alla vita quotidiana. Riki parla del momento più buio dal quale è riuscito a riprendersi. “Guardandomi allo specchio mi sono messo a piangere. La crisi è nata quando avevo veramente tutto, non dopo. Ho detto fermiamoci, devo studiare, imparare, godiamoci la famiglia, i miei amici, sono crollato. Dovevo credere io in me stesso, questo è un percorso complicato, ci sei riuscito, sei super dappertutto, perché devi buttarti via”.
“Me ne sono successe tante e mi sentivo trasparente, che tutto scorreva e che non c’ero più”
“Se posso parlare di depressione? – aggiunge il cantante -. Diciamo che me ne sono successe tante e mi sentivo trasparente, che tutto scorreva e che non c’ero più, non mi alzavo dal letto, ne sono successe tante anche a livello familiare, non ero più presente. È una parola molto forte. Vivi la vita un po’ come scorre e non come vorresti. Non so se si chiama depressione o meno, so che ho vissuto una grandissima crisi, ma non bisogna vergognarsene, fa parte della vita e si impara molto di più così che dal successo. È quello che ho fatto con il mio nuovo disco, ricreare un ambiente di musicisti, è il mio posto felice, è entrare in questa casa che è la mia anima, è il mio mondo, ci sto mettendo tutta la mia creatività, come prima di entrare ad Amici, per me l’anno più felice è stato quello prima di entrare ad Amici”.
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“Ho avuto un anno complicato: mamma e papà si sono separati e nonna è morta”
Riki ha parlato anche delle difficoltà familiari, dalla separazione dei genitori alla scomparsa della nonna. “Poi ho avuto un anno complicato dove anche mamma e papà si sono separati, mia sorella era piccolina, io avevo già la mia vita, è giusto che loro abbiano deciso di fare così, però c’era di mezzo una bambina che allora aveva 12 anni – racconta – Adesso hanno trovato la loro dimensione, il loro equilibrio. La vita ti dà tutto, anche in una volta però non può essere sempre così, e infatti… Poi ho avuto la scomparsa di mia nonna ed è stata tosta, per me era importante. Era una persona estremamente buona, calda, mi dava tantissimo amore, tantissima forza, anche nei momenti no, mi dava tantissima forza. Alla fine stava perdendo la memoria. Un giorno mia mamma mi chiama dicendo ‘nonna non sta bene’ e l’ultima cosa che ho fatto con lei è stato farle sentire un pezzo che avevo appena scritto, poi l’ho sentita lasciarsi andare”.
“Ero io e mia mamma, l’abbiamo sentita andare via – svela -. Ho baciato mia mamma e ci siamo stretti. Per me nonna era la persona più speciale”. Alla fine dell’intervista Riki canta la sua ultima canzone, dedicata proprio alla nonna. Al termine dell’esibizione, Silvia Toffanin abbraccia Riki e gli dice: “Ti vogliamo bene e questa è casa tua, qualsiasi cosa. Io ti aspetto”.