Pino Insegno torna in tv ed è già polemica per il nuovo spot di “Reazione a Catena” che andrà in onda a partire da domenica 8 giugno. Il conduttore amato da Giorgia Meloni è stato letteralmente travolto dalle critiche. Nel nuovo promo trasmesso nelle scorse ore, l’ex comico de “La Premiata ditta”, ora conduttore, veste i panni di chi abitualmente lavora dietro le quinte del programma: dal cuoco della mensa all’usciere, dall’assistente di studio al truccatore. Una carrellata di personaggi che Pino Insegno interpreta attingendo alle sue doti di caratterista e comico. Ma lo scivolone è dietro l’angolo. Il truccatore da lui impersonato è vestito di rosa, indossa un foulard al collo, è effeminato e il suo modo di fare è smaliziato. Un vecchio stereotipo che ha fatto storcere il naso al mondo del web e non solo.
Quella portata in scena dal conduttore è una rappresentazione dell’omosessualità ormai superata in cui i gay sono per l’appunto effeminati, vestono solo di rosa, adorano il bricolage e lanciano urla stridule per attirare l’attenzione. Una rappresentazione fatta in assoluta buonafede che propone un’idea di omosessualità stantia e non corrispondente alle realtà.
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Pino Insegno travolto dalle critiche per lo spot: “Sottospecie di comicità”, “Dal 1990 è tutto”
Lo spot termina con Pino Insegno che accoglie il pubblico in studio mentre una donna, che non lo riconosce, gli chiede: “Quando arriva Pino Insegno?”. I commenti sui social lasciano pochi dubbi sulla reazione del pubblico: “Sottospecie di comicità”, “Odore di naftalina, dal 1990 è tutto”, “Non è accettabile che si propongano rappresentazioni così tossiche e stereotipate della comunità gay sul servizio pubblico”, “Mediocrità e cretinaggine allo stato puro”. Non c’è pace per il conduttore, già additato per la sua amicizia con la premier Giorgia Meloni. Dopo le vicende di questi ultimi giorni, pare quasi che Pino Insegno cerchi la polemica.
Il conduttore era già finito nell’occhio del ciclone per aver ironizzato su Jannik Sinner che giocherà al Roland Garros proprio durante la messa in onda di “Reazione a Catena”. “Magari Sinner c’ha ‘na bottarella al gomito… gli auguro ogni bene, ma non è che se non fa una finale. Gli auguro soltanto un raffreddore!”, aveva detto sollevando un polverone.
“Dopo 44 anni di questo mestiere devo dimostrare qualcosa solo a me stesso”
Pino Insegno ha quindi collezionato due scivoloni in pochi giorni. Ha toccato un mito come Jannik Sinner, amatissimo dal pubblico di ogni età, e ha ironizzato goffamente sugli omosessuali. Il conduttore non ha commentato ma ha risposto per le rime a chi lo etichettava come “raccomandato”. “Dopo 44 anni di questo mestiere devo dimostrare qualcosa solo a me stesso rispetto alle persone che mi seguono da tanto tempo”, le sue parole durante la presentazione dei palinsesti estivi del Day Time della Rai. L’anno scorso la conduzione di Pino Insegno per “Reazione A Catena” era stata messa in dubbio e lui aveva dichiarato a “TvBlog” : “E’ una fake news. La Rai voleva testare nuovi volti per alcuni giochi, ma non su ‘Reazione A Catena’”.
“Se torno anche il prossimo anno? Io me lo auguro. Se poi trovano qualcuno più bravo, ben venga. Penso di aver svolto un ottimo lavoro. Abbiamo raggiunto anche il 25%. Ci siamo difesi egregiamente”, aveva aggiunto. La riconferma è arrivata e, nonostante la polemiche, dall’8 giugno andrà in onda tutti i giorni su RaiUno.
