Piera Maggio torna a “Domenica In” per parlare del libro “Denise. Per te, con tutte le mie forze” in cui ripercorre il suo calvario iniziato l’1 settembre 2004. Quel giorno la sua secondogenita è sparita nel nulla a Mazara del Vallo e non è mai più stata ritrovata. Da allora, la mamma coraggio siciliana lotta per avere giustizia e verità ma soprattutto per fare in modo che la scomparsa di sua figlia non cada nell’oblio.
Le nozze con Pietro Pulizzi e la nascita della nipotina
Piera Maggio convive con questo dolore da 18 anni e solo di recente è riuscita ritagliarsi un pezzettino di serenità grazie alla nascita della sua nipotina, figlia del suo primogenito Kevin. Nel 2018 Piera Maggio ha sposato in seconde nozze Pietro Pulizzi. Quest’ultimo è il padre biologico di Denise che porta il cognome Pipitone in quanto è stata riconosciuta da Toni, primo marito di Piera.
“La mia nipotina rappresenta la luce in fondo al tunnel”
“Non riesco a dimenticare, questo dramma è con me ogni giorno della mia vita – spiega Piera Maggio a Mara Venier – Ovviamente la quotidianità, mio marito, Kevin, sua moglie Brigitte e soprattutto la mia nipotina che adesso ha sei mesi…ecco quella è la nostra gioia. Una luce in fondo al tunnel. Sapere che è una femminuccia mi ha veramente emozionato tantissimo”.
“Vorrei che questo libro arrivasse nelle mani di Denise”
Nel libro, Piera Maggio rivela aspetti intimi e inediti della sua esistenza. “Chi mi conosce e mi segue sa che in 17 anni non ho mai parlato della mia vita privata – sottolinea – Purtroppo il mio vissuto personale antecedente al sequestro di Denise fa parte di tutta questa vicenda. Un paio di anni fa c’è stata la scintilla visto che si parlava malamente della mia vicenda personale. Ho detto: ‘Basta! Adesso quella che è la verità la racconto io’. Vorrei che questo libro arrivasse nelle mani di Denise e che lo leggesse. Come ho sempre detto, finché respiro spero. Finché non ci sarà prova che Denise non è più in questa vita, io andrò avanti nella sua ricerca. Quest’anno compirebbe 23 anni”.
“Hanno fatto di tutto per distruggermi e non farmi andare avanti”
“Io ho inseguito un amore, non ho fatto niente di male – dice Piera Maggio – E’ quello che è stato giudicato in malo modo, non dalle persone intelligente ma da quelle che volevano mettermi da parte. Purtroppo ci sono le dicerie, le malelingue. Hanno fatto di tutto per distruggermi e non farmi andare avanti”.
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“Toni Pipitone era consapevole che Denise non fosse sua figlia”
Piera Maggio aveva 18 anni quando è convolata a nozze con Toni Pipitone. “Quando ci si sposa, si pensa che durerà per tutta la vita – dichiara – Come spesso accade, però, il rapporto si affievolisce e si distrugge. Era tutto pubblico. Mio marito ha riconosciuto Denise pur non essendo sua figlia. Era consapevole che non fosse sua. Il mio era un matrimonio d’apparenza. Mentre mio marito lavorava in Toscana, mi lasciò telefonicamente e io mi staccai sentimentalmente. Denise è stata voluta da me e da Pietro, l’abbiamo cercata, non è capitata. Quindi, perché parlare male di un amore? Perché parlare male di una bambina nata dall’amore?”.
“Non possono lasciarmi sospesa nel vuoto, sono una mamma a metà”
Nel libro, Piera Maggio parla anche di come ha recuperato il rapporto con Kevin avuto con l’inseminazione artificiale. “Ho aspettato che fosse adulto per spiegargli determinate cose”, confida. “Denise non la cerca nessuno, a parte noi – conclude – Vogliamo capire che cosa è successo, cosa non è andato, qual è la realtà. Non smetteremo mai di cercarla. Non possono lasciarmi così, sospesa nel vuoto. E’ una cosa che ti logora dentro, giorno per giorno. Si vive, si va avanti, io amo mio figlio Kevin più della mia vita, però sono una mamma a metà. I bambini non spariscono nel nulla e questa è una delle vergogne d’Italia”.
