03 Febbraio 2023, 12:37
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“I miei genitori? Due persone borghesi, con un padre che ho amato molto, perché mi faceva tenerezza: c’era in lui qualcosa che non andava, poi ho capito che era depresso”. A parlare così in un’intervista al “Corriere della Sera” è Ornella Vanoni. La stessa cantante, oggi 88enne, ha ammesso in passato di aver sofferto di depressione.
“Strehler mi diceva che avevo i nervi fragili – racconta – Ma non ho mai pensato al suicidio: ero come quelle donne spettinate dei quadri antichi, sempre a un passo dalla follia. Mi sono ripresa da sola. Mi conosco bene perché ho sofferto tanto: è nel dolore che capisci, non nella felicità”.
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Ornella Vanoni rievoca il suo passato da adolescente borghese: “Non cercavo marito, ma non sapevo bene cosa fare. Avevo l’acne e la tisi. Poi è arrivato Giorgio (Strehler, ndr.). A 15 anni, a Santa Margherita Ligure. Lui era seduto al bar, era bellissimo: era l’amante di un’amica di mia mamma”. Lo rivide, anni dopo, al Piccolo. “Giorgio si è innamorato di me, mi ha dato dei libri e parlato della vita”, confessa. La conversazione si sposta su Gino Paoli: “Mi dissero che era gay. E a lui che ero lesbica – ricorda – Il periodo più malinconico? Quando sono andata via da Gino. E l’ultima storia”.
Ornella Vanoni confessa di aver subito il fascino femminile: “Non ti piace la donna, ma la persona. Ci sono donne che hanno un’attrattiva. Attrazione consumata? Semi-consumata: le donne sono sempre più tra di loro. Siamo libere, ma paghiamo un prezzo alto”. Un esempio? “La solitudine: io sono una donna sola, ma per scelta. Passano gli anni e ti accorgi che gli amici sono conoscenti. Mi sono rotta il femore e solo Mario Lavezzi e Piero Salvatori sono venuti a trovarmi. E Stella Pende, la mia migliore amica. Sulla sorellanza ho delle riserve”.
“Il sess0? Conta moltissimo ma deve essere fatto bene, sennò diventa triste – aggiunge – A Montecarlo sono stata a letto con uno sceicco e il giorno dopo gli ho mandato fiori. E lui nulla, per questo trovo l’aneddoto spiritoso”. Invitata ad indicare una sua erede, la cantante risponde: “Ce ne sono di brave: Elisa, Giorgia, Emma. Ma devono tirare fuori l’emozione. Un collega? Marracash. Mi parlava di Elodie, ma aveva bisogno di una donna accudente. Tutti gli uomini ce l’hanno: sono lavati, stirati e coccolati dalle mogli”.
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03 Febbraio 2023, 12:37