Niente Mondiali per Paola Ferrari: “Io tagliata fuori dalla sera alla mattina”

03 Dicembre 2022, 07:36

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Paola Ferrari affida all’Adnkronos tutta la sua amarezza per essere stata estromessa dai Mondiali del Qatar. La Rai, all’ultimo minuto, avrebbe deciso di non coinvolgerla. “Mi occupo dei Mondiali dall’82, fin da ragazzina – ha dichiarato ai microfoni dell’agenzia di stampa – ho cominciato con le televisioni private. Ora ho molta amarezza, sono stata completamente tolta dai Mondiali dalla Rai, mi hanno tolto tutto dalla sera alla mattina senza alcuna giustificazione da parte dell’azienda, che non mi ha minimamente difeso. Non mi è stata data alcuna spiegazione, l’azienda non mi ha difeso per niente. Io conducevo la Nazionale, gli spazi degli Europei da anni, gli Europei è stato un momento meraviglioso, non mi aspettavo minimamente quello che mi hanno fatto”.

“Avrei fatto una trasmissione completamente diversa”

La giornalista sportiva dice la sua sul programma ideato dalla Rai a corredo dell’evento: “Io non avrei mai fatto “Il Circolo dei Mondiali”. Avrei fatto una trasmissione più tecnica, più legata al mondo del calcio, mi sarei occupata principalmente dei giocatori dei club italiani che giocano nei Mondiali, perché siamo un campionato che dà moltissimi calciatori. Quindi avrei fatto una trasmissione completamente diversa. A me il connubio calcio spettacolo non dispiace affatto, ma è molto difficile da fare specialmente quando si parla di un Mondiale con così tanti significati e valori da mettere in discussione”. 
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“A ‘Domenica Dribbling’ io e Panatta ci divertiamo tanto”

Sulla trasmissione “Domenica Dribbling” che la vede impegnata al fianco di Adriano Panatta, Paola Ferrari aggiunge: “La conduco con gioia, è una bellissima esperienza. Lui è una persona istrionica e divertente. Certo, è una trasmissione più piccola, ma ci divertiamo comunque tanto”. Nel settembre del 2021, in un’intervista a “La Repubblica”, Paola Ferrari si era detta pronta a lasciare “mamma Rai” dopo i Mondiali. All’epoca, non poteva neanche immaginare che l’azienda per la quale lavora da 25 anni non l’avrebbe coinvolta in qualche modo.