Milo Infante mena duro sulla Rai: "Ignora il successo di 'Ore 14'"

Milo Infante mena duro sulla Rai: “Ignora il successo di ‘Ore 14′”

Daniela Vitello

Milo Infante mena duro sulla Rai: “Ignora il successo di ‘Ore 14′”

| 16/06/2024
Milo Infante mena duro sulla Rai: “Ignora il successo di ‘Ore 14′”

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Il suo “Ore 14” fa ascolti d’oro ma la Rai lo ignora. Milo Infante si sfoga in un’intervista rilasciata a Candida Morvillo per il “Corriere della Sera”. Un milione di telespettatori per un talk di cronaca in onda dopo pranzo è un vero e proprio record a cui l’azienda di viale di Mazzini non rende, a suo dire, il giusto tributo. “Siamo il programma più inosservato nella storia della tv – sentenzia Milo Infante – mai visto un comunicato sugli ascolti record, mai stati citati in una conferenza stampa. Poi, il direttore Paolo Corsini, quando lo sento, mi dice: non ti chiamo perché non mi dai problemi. Ma se un pezzo della Rai ci ignora, la considerazione del Tgr ci consente di arrivare sulle notizie fra i primi. Questo è uno dei motivi del nostro successo, un altro è l’alchimia fra il pubblico e i nostri ospiti, che non rispondono a domande a piacere, ma apportano informazioni, esperienze, elementi di verità. Piace anche che non abbiamo paura di prendere posizione e siamo sempre contro le ingiustizie”.

Milo Infante (Foto Instagram)

“Siamo più visti anche del programma che ci segue. La gente si sintonizza proprio per vedere noi”

Neanche lui, quattro anni fa quando ha iniziato, avrebbe scommesso su un simile successo. “Anche perché arriviamo dalle rubriche del tg, non abbiamo il trenta per cento di traino – sottolinea – Eppure, lo share sale dal 5 all’8, al 9 per cento, e siamo più visti anche del programma che ci segue: vuol dire che la gente si sintonizza proprio per vedere noi”. “Ore 14”, spiega il conduttore, racconta “un Paese in difficoltà in cui vengono commessi sistematicamente reati ormai depenalizzati, mentre altri reati, odiosi, come la truffa agli anziani, finiscono impuniti. Un Paese in cui ragazzini commettono rapine e furti, confidando nell’assenza di conseguenze e in cui, in generale, la mancanza di repressione trova giustificazione nella mancanza di posti in carcere e di forze dell’ordine sul territorio. Io ho un figlio di sedici anni e se è in giro, ho paura. Eppure, vengo da un brutto quartiere di Milano, ma ai tempi non succedeva che un quattordicenne picchiasse un coetaneo col tirapugni per rubargli dieci euro”.
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Monica Leofreddi e Milo Infante (Foto Instagram)

“Dicono che sono ossessionato dal caso di Denise Pipitone”

Figlio di un giornalista, Milo Infante ha avuto un rapporto altalenante con “mamma Rai” a cui ha anche fatto più volte causa. Il conduttore di “Ore 14” cita un episodio: “Siamo a cavallo tra il Berlusconi IV e il governo Monti e, in Rai, era una fase di transizione folle. Io facevo L’Italia sul due e c’era un vicedirettore che faceva liste di proscrizione infinite degli ospiti, da don Mazzi a tutti i giornalisti del Giornale. Gli chiesi di motivare i veti, mi ritrovai a timbrare il cartellino senza niente da fare”. Milo Infante ha capito molto presto di voler fare il giornalista nella vita. “Ho un tema di seconda elementare in cui raccontavo che io e mamma avevamo accompagnato papà inviato sul disastro di Cavalese – ricorda – Iniziava così: dal vostro inviato Milo Infante. La curiosità giornalistica è un istinto che ho sempre avuto. Ancora oggi, a 56 anni, se sento la sirena della polizia, cerco di capire che succede e non riesco ad accontentarmi della prima risposta. Prenda il caso di Denise Pipitone. Qualcuno dice che sono ossessionato da quel caso, ma per me è un dovere arrivare alla verità e fare qualcosa per avere giustizia. Io provo dolore per i suoi genitori, come per tutti i familiari delle vittime. Invidio i colleghi che scrivono il pezzo e passano ad altro”.

Piera Maggio e Milo Infante (Foto Instagram)

“Cerco di essere un marito che rinnova il matrimonio ogni giorno”

Milo Infante è sposato dal 2006 con Sara Venturi, avvocato penalista ed ex Miss Padania. Il giornalista faceva parte della giuria che la incoronò ma la scintilla non scoccò subito. “Avevo accompagnato il direttore Daniele Vimercati, di cui ero vice a Telelombardia – racconta – Comunque, con Sara ci siamo ritrovati e frequentati solo anni dopo”. “Cerco di essere un marito che, come ha detto don Mazzi quando ci ha sposati, rinnova il matrimonio ogni giorno – confida – Cucino, faccio la spesa, e il sabato e la domenica pulisco di fino la casa, arrabbiandomi perché non la trovo mai pulita come vorrei. Sara è la roccia su cui si infrange l’onda: sa che mi arrabbio per dieci secondi e all’undicesimo me ne sono dimenticato”.

Milo Infante con la moglie Sara Venturi (Foto Instagram)

“Non sono stato un bravo ragazzo, ma penso di essere una persona onesta”

Il conduttore di “Ore 14” ha un unico rammarico. “Ho dato dispiaceri ai miei genitori – confessa – Quando stavamo in affitto in 60 metri quadrati, doveva venire un compagno di liceo e dissi: mi vergogno di questa casa. Lo sguardo di mia madre me lo porto dentro. I miei fecero un mutuo carissimo per 75 metri lì accanto e sono mancati prima che potessi ripagarli dei loro sacrifici. Non sono stato un bravo ragazzo, ma penso di essere una persona onesta. Se mi chiede cosa vorrei che gli altri pensassero di me, vorrei che fosse quello che penso io di mio padre: era un brav’uomo”.

Pubblicato il 16/06/2024 12:24

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