Massimo Ceccherini: "Come ho speso tutti i soldi de 'Il Ciclone'"

Massimo Ceccherini: “Vi racconto come ho sperperato tutti i soldi de ‘Il Ciclone'”

Germana Bevilacqua

Massimo Ceccherini: “Vi racconto come ho sperperato tutti i soldi de ‘Il Ciclone'”

| 20/02/2024
Massimo Ceccherini: “Vi racconto come ho sperperato tutti i soldi de ‘Il Ciclone'”

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Dall’oblio alla rinascita. Massimo Ceccherini riparte dalla candidatura agli Oscar del film ‘Io Capitano’ di cui è uno degli sceneggiatori. Lo scorso 17 febbraio l’attore toscano è apparso nel documentario “Roma, santa e dannata” andato in onda su Rai2 in seconda serata. Massimo Ceccherini ha ripercorso la sua carriera, dai grandi successi, come i film con l’amico e collega Leonardo Pieraccioni, sino al rapporto con il demone dell’alcol. L’attore rivela a Roberto D’Agostino e Marco Giusti come ha sperperato tutti i soldi guadagnati con il film che lo ha consacrato al grande pubblico: “I soldi de ‘Il Ciclone’ li ho spesi con le donnine del Jackie O”. Poi aggiunge: “Nessuno mai vuole andare a letto a Roma. Perché è tutta gente che si sente sola e vuole viverla fino in fondo, fino alla fine”. 

Roberto D’Agostino e Marco Giusti (Foto da video)

“Pagavo con la carta, offrivo cene a tutti. Per me era un paese dei balocchi”

“Vengo a Roma dopo il successo del film di Leonardo Pieraccioni – racconta ancora – e quindi, io che venivo da Scandicci, mi ritrovo con i soldi a Roma! Tanti soldi! Sempre di più, che poi ho finito tutti! Il mio giro era sempre lo stesso. Debole, fragile e sensibile, con tutti quei soldi finisco per crollare in tutto”. “Abitavo in Piazza Mazzini – ricorda – facevo aperitivo, poi andavo al Matriciano, da Celestina e già lì io vedevo i vip di tutte le razze, quelli marci. E via di bevanda, bevanda, bevanda. Pagavo con la carta, offrivo cene a tutti. Venivano le donnine e io prima mi spappolavo di seghe, vedendole tutte assieme, per me era un paese dei balocchi”. Poi aggiunge: “Polverine e bevande già dal ristorante. Poi, dopo al ristorante mi portavano alla Pace, dove ti giri di qua e c’era Ignazio La Russa, ti giri di là e trovi Lino Patruno. Dal politico al prete, alla popstar. La bevanda è la protagonista di questi posti”.
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Massimo Ceccherini (Foto da video)

“Mi caricavo le donnine a casa, anche le africane che piangevano perché gli mancava casa”

Massimo Ceccherini racconta delle serate al Jackie O, dove ha speso tutti i suoi soldi in prostitute: “Si chiamava il taxi e si montava sbavando e sbiascicando da ubriaco, ma ubriaco felice, e si andava al Jackie O. Nei primi tempi andavo in tutti i posti di via Veneto, poi non mi facevano più entrare perché avevo dato fastidio a tutti. Nemmeno più i taxi mi caricavano. Il Jackie O era bellissimo perché ha quella parte sopra che è già bella, piena di donne, anche prostitute, a pago. Camminavo col libretto degli assegni, mi sembrava di giocare, scrivevo e scrivevo, anche più di quello che c’avevo, perché tanto era così. Già entravamo carichi al Jackie O, poi lì ci si finiva di caricarsi e giù risse d’ogni specie, coltellate, di tutto. Io mi caricavo le donnine a casa, anche le africane che piangevano perché gli mancava casa, gli mancava l’Africa, io le facevo telefonare a casa in un materasso pieno di polvere e bottiglie vuote. Beh, che raccontino che vi sto facendo”.

Matteo Garrone (Foto da video)

“Con Matteo Garrone siamo amici, abbiamo una complicità quasi sessuale”

“Non è che lavoravo poco: non mi chiamava proprio nessuno”, confessa poi l’attore. La risalita comincia con l’incontro con Matteo Garrone con cui aveva già collaborato tempi di “Pinocchio”. Ora è arrivato “Io Capitano”, il film in corsa per gli Oscar che hanno scritto a otto mani. “Strada facendo ci siamo innamorati — ha raccontato Massimo Ceccherini al “Corriere della Sera” —. A un certo momento ci siamo detti ‘e ora che si fa?’. Siamo due uomini, e allora abbiamo deciso di fare un film. Se Garrone fosse stato una donna, non ci sarebbe stato il film. L’ho conosciuto nella fase buia, lui è uno che non si ferma alle apparenze. Mi aveva già chiamato per una piccola parte nel Racconto dei racconti. Non mi ha mollato come avrebbero fatto tutti. Poi mi richiamò per Pinocchio. Siamo amici, siamo simili su certe cose, abbiamo una complicità quasi sessuale”.

Pubblicato il 20/02/2024 13:22

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