L’attrice ha debuttato giovanissima sul set, poi il percorso per trovare il suo “centro”
- “Ho interpretato quel personaggio dai 15 ai 33 anni”
- Il viaggio a Hong Kong che le ha cambiato la vita
- “La maternità è stata la meraviglia più grande”
Che fine ha fatto Margot Sikabonyi? L’attrice è nota per aver prestato il volto alla dolce Maria Martini nella serie “Un medico in famiglia”. Oggi Margot ha cambiato completamente vita: è un’insegnante di yoga, health coach e soprattutto una mamma.
“Sul set vedevo persone di successo che erano infelici”
“A 15 anni – racconta in un’intervista all’Huffington Post – mi ero ritrovata ad affrontare la morte di mio padre, in concomitanza con l’uscita della prima serie di ‘Un medico in famiglia’. Ero giovanissima, stavo crescendo, questa serie di eventi mi aveva destabilizzata facendo nascere in me tante domande. E intanto sul set vedevo persone che avevano tanto successo ma non sembravano felici. Così ho iniziato un percorso, per cercare di capire quale fosse la verità, cosa fossero l’autentica gioia e il vero successo, per trovare il mio ‘centro’”.
“Per un periodo ho finto che Maria non esistesse”
“Ho convissuto con Maria per la maggior parte della mia esistenza: l’ho interpretata dai 15 ai 33 anni – spiega – All’inizio c’era molta voglia di esserle amica, ma all’improvviso lei ha iniziato ad essere più ‘forte’ di me: le persone non riuscivano a distinguere tra persona e personaggio mentre io, adolescente, andavo alla ricerca della mia identità. Così era iniziato un periodo di rifiuto in cui ho finto che lei non esistesse. Quando mi fermavano in strada dicendo ‘Ciao, Maria’, la mia risposta era: ‘No, non sono io’. Poi, man mano, le cose sono cambiate: oggi sono estremamente grata a Maria, consapevole di tutto quello che mi ha donato”.
“Alla soglia dei 40 anni, le paure sono svanite”
“Nel 2009 ho fatto le valigie per Hong Kong – racconta – Lì ho studiato come insegnante di yoga, che è diventato rifugio e cura insegnandomi ad ascoltare il mio respiro e me stessa. È stato uno dei viaggi che mi hanno ‘guarita’. Prima ancora c’erano state le isole Hawaii, un luogo dall’energia incredibile dove ero andata a studiare Biologia marina. Ho ripreso la mia vita in mano, un passo alla volta, un’accettazione alla volta, un respiro alla volta. Oggi, alla soglia dei quarant’anni, posso affermare di essere nel periodo più florido della mia esistenza. Tutte le paure sono svanite. L’anno scorso mi sono anche riscritta all’università. Non vedo più ostacoli”.
“La maternità è stata la meraviglia più grande”
Il passo successivo è stata la maternità. “Quella è stata il big bang, la meraviglia più grande – confessa – Con la nascita dei miei bambini, tutto quello che avevo imparato si è radicato ancora di più. La maternità ti mette in gioco tutto il giorno tutti i giorni, richiede responsabilità e amore costanti. Credo che, nella società in cui viviamo, essere genitori consapevoli sia un atto eroico”.
La televisione, tuttavia, le manca “moltissimo”. “Oggi, grazie alle consapevolezze che ho raggiunto, so che potrebbe costituire un mezzo attraverso cui espandere ancora di più me stessa. Sia come artista che come essere umano”, conclude.