PALERMO – Un albero per ogni neonato o bambino adottato. E’ ciò che prevede la normativa 14 gennaio 2012 n.10, entrata in vigore il 16 febbraio, che obbliga i Comuni italiani con più di 15mila abitanti a piantare un albero per ogni bambino che venga registrato all’anagrafe o che sia stato dato in adozione. La legge, oltre a promuovere l’incremento degli spazi verdi urbani, punta a ridurre l’effetto “isola di calore estiva” e ad assorbire le polveri sottili. Il provvedimento, inoltre, tutela gli alberi monumentali, dà il via ad attività formative in ogni scuola del Paese e ridefinisce la Giornata nazionale dell’albero, festeggiata il 21 novembre, per “perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto”
Si tratta, in realtà, di una revisione di una normativa che esiste da più di vent’anni: la legge Cossiga-Andreotti n.113 del 29 gennaio 1992. Rispetto alla suddetta, però, sono state apportate delle modifiche per assicurare l’effettivo rispetto dell’obbligo. Se la precedente era estesa a tutti i Comuni, quella datata 14 gennaio è applicata solo ai Comuni con più di 15mila abitanti. Inoltre, il tempo massimo previsto a partire dalla nascita-adozione prima della piantumazione non sarà più di dodici mesi ma di sei, e l’obbligo sarà esteso anche alle adozioni e non più solo alle nascite.
Nonostante sia risaputo che il calo della natalità nel nostro Paese abbia raggiunto livelli preoccupanti (nel 2012 ci sono stati 15mila nuovi nati in meno rispetto all’anno precedente), la normativa andrebbe a contrastare la perdita di zone verdi. Secondo l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, la perdita di spazi verdi nel Paese sarebbe pari a otto metri quadrati in meno al secondo.
Spetterà al Comitato per lo sviluppo del verde pubblico vigilare sul rispetto della legge, mentre ai Comuni di residenza toccherà, entro un anno dalla data di attuazione del provvedimento, censire il tipo di albero piantato per ogni bambino e il luogo scelto.