Leo Gullotta: "Ho sposato il mio compagno dopo 43 anni"

Leo Gullotta: “Ho sposato il mio compagno a 70 anni, fino ai 25 anni ero eterosessuale”

Germana Bevilacqua

Leo Gullotta: “Ho sposato il mio compagno a 70 anni, fino ai 25 anni ero eterosessuale”

| 13/04/2023
Leo Gullotta: “Ho sposato il mio compagno a 70 anni, fino ai 25 anni ero eterosessuale”

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Leo Gullotta ha concesso una lunga intervista al quotidiano “La Repubblica”. L’attore catanese ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera, ma ha anche parlato della sua vita privata, del matrimonio con il suo storico compagno e di diritti civili. Leo Gullotta ha riempito i teatri e lavorato con maestri del cinema quali Giuseppe Tornatore e Nanni Loy. Siciliano doc, 77 anni, oltre 40 trascorsi con il compagno Fabio Grossi al quale si è unito civilmente nel 2019. “Ho vissuto la mia omosessualità con naturalezza. Come è venuta fuori la possibilità delle unioni civili l’ho colta subito. Ma la strada per i diritti è lunga”, ha dichiarato. L’attore ha parlato dei suoi esordi “per caso” a Catania: “Fui ammesso tra i dodici universitari a frequentare due mesi di scuola di teatro. Per il saggio finale, fu scelto un brano di ‘Morti senza tomba’ di Sartre, avevo conosciuto il piacere dell’applauso, la cosa era finita lì. Nessun fuoco sacro. Ma ricevo una telefonata dal Teatro Stabile di Catania. Sono rimasto dieci anni, si lavorava nove mesi all’anno, intanto andavo a scuola. In me c’era un talento nascosto”.

Leo Gullotta (Foto da video)

Leo Gullotta: “Ho avuto la fortuna di lavorare con Turi Ferro, ho conosciuto Giuseppe Fava e Sciascia”

Gullotta ha ricordato il padre: “Era fantastico. Lavorava in pasticceria, la domenica andava a trovarlo chi non era pagato abbastanza, chi non si vedeva riconosciuti i diritti: si batteva per loro e ha portato a Catania la Cgil. Ho avuto la fortuna di lavorare con Turi Ferro, Salvo Randone, Franco Enriquez, ho conosciuto Giuseppe Fava, Sciascia. Sono cresciuto guardando, rubando ma non imitando. Mi chiedevo: devo stare qua e fare l’insegnante? Papà mi disse: ‘Mi darebbe molto fastidio se a 50 anni ti ritrovassi a fare un lavoro che non ti piace’”. I primi anni a Roma sono stati duri, poi sono arrivate le grandi collaborazioni e gli incontri importanti come quello con Nanni Loy: “Una sera venne a vedermi con Nino Manfredi, cercava un attore che doveva riuscire a tenere un occhio un po’ storto per Café Express. Siamo diventati amici, per me conta più di tutto l’umanità, poi il lavoro. Insieme abbiamo girato Testa o croce, Mi manda Picone, Scugnizzi. Si lavorava in maniera fantastica, era ironico, girava e domandava ai tecnici se la scena fosse giusta, li coinvolgeva”.
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Leo Gullotta (Foto da video)

“Mai accettato i doni di Berlusconi, una scelta di libertà”

La tv è arrivata grazie all’incontro, anch’esso casuale, con Pier Francesco Pingitore: “Allora il Salone Margherita era stato preso dal gruppo del Bagaglino, una stagione di grandi successi. Mancò uno spettacolo, Pingitore mi chiese se ero disposto a trasferire il mio. Poi è arrivato il varietà televisivo, siamo andati avanti per vent’anni: tutto pensato, scritto, provato. In piena libertà”. La conversazione si è spostata su Silvio Berlusconi: “Durante le prove, portava dei cadeau o faceva consegnare i regali: farfalle gioiello per le donne, per noi maschietti orologi. Io educatamente salutavo, gli altri tutti prostrati, gioiosi. Me ne stavo in camerino e quando veniva il segretario, dicevo sempre: ‘Ringrazio, ma l’ho già avuto’”. Mai accettato un dono: “Una piccola scelta di libertà personale, senza suonare i tamburi. La lezione che mi aveva insegnato mio padre: ‘Mantieni la libertà del pensiero, quando lo abbandoni sarai sempre complice di qualcosa’”.

Leo Gullotta (Foto da video)

“Vivo meravigliosamente bene con Fabio, con grande rispetto”

Leo Gullotta ha parlato di libertà, di diritti civili e del suo coming out: “Venne fuori come una notizia, per me fu naturale. Alla conferenza stampa del film ‘Uomini uomini uomini’ un giornalista mi chiese se ero anch’io un omosessuale. Serenamente ho detto: ‘Sì, perché?’. Pagine strapiene, allora non c’era il coming out. Fino ai 25 anni ho vissuto la mia vita da eterosessuale, ho avuto le mie storie. Dico sempre: mi piaceva il cioccolato, poi ho scelto la crema”. Nel 2019 l’unione civile con il compagno: “Stavo con Fabio da 43 anni. Ci sono voluti trent’anni per la legge sulle unioni civili, che è un fatto di civiltà. È un diritto e l’ho preso. Vivo meravigliosamente bene con Fabio, con grande rispetto”. “Tiziano Ferro dice che non sono pieni diritti? Ha ragione – ha aggiunto – A tutt’oggi con questo governo è offensivo quello che accade dal punto di vista civile e umano. Addirittura sposano la linea di Orban, apprezzando di più la vita non concessa all’omosessualità, con la scusa delle mamme che fanno i figli all’estero, raccontando storie incredibili e negando i diritti a bambini che esistono. Dove sta l’umanità di queste persone? Sono parole spudorate”.

Leo Gullotta (Foto da video)

“Non ho nessun rimpianto, guardo alla vita”

Leo Gullotta ha detto la sua anche su Elly Schlein: “Aprirà porte e finestre, ora lo deve fare. Appare – ed è – una persona serena, sicura di poter guidare il Pd. Se abbiamo questo governo, è anche colpa della sinistra che gli ha preparato tutto su un piatto d’oro. Un governo che si era concentrato sui rave, non ci saranno cose più importanti in questo Paese? Armi di distrazione di massa. Ma poi discorsi imbarazzanti, Dante uomo di destra. Non c’è altro da aggiungere”. L’attore ha concluso facendo un bilancio della sua vita: “Non ho nessun rimpianto, sento un’incredibile necessità di guardare alla vita, al futuro del pianeta. Nei miei sessant’anni di carriera ognuno mi ha dato qualcosa, compreso quel siparista a Catania che di giorno faceva lo spazzino e la sera era in teatro”.

Pubblicato il 13/04/2023 14:21

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