Jerry Calà: “Billo era la mia rappresentazione perfetta"

Jerry Calà: “Billo era la mia rappresentazione perfetta, ma con Moana Pozzi andò in bianco”

Germana Bevilacqua

Jerry Calà: “Billo era la mia rappresentazione perfetta, ma con Moana Pozzi andò in bianco”

| 17/12/2023
Jerry Calà: “Billo era la mia rappresentazione perfetta, ma con Moana Pozzi andò in bianco”

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“Vacanze di Natale”, lo storico film di Enrico e Carlo Vanzina, ha consacrato Jerry Calà come attore cult degli anni ’80. La pellicola uscì nelle sale a Natale del 1983 e si piazzò al nono posto nel box office. Dopo quarant’anni Jerry Calà frequenta ancora Cortina e questo fine settimana, dal 15 al 17 dicembre, l’hotel de la Poste, ha organizzato una grande festa per celebrare quel film immortale. Saranno presenti Enrico Vanzina e naturalmente il protagonista, che nel film interpreta Billo, il pianista di pianobar playboy. Raggiunto dal “Corriere della Sera” Jerry Calà ricorda quegli anni. “Devo dire che sentendo quella canzone ‘I like Chopin’, anche a me viene un attimo di malinconia. Un tuffettino al cuore ce l’ho”, ammette.

Poi racconta del suo personaggio che lo rappresentava a pennello: “Billo ero io, in quel periodo. Infatti la battuta ‘Non sono bello: piaccio’ l’ho inventata io. Era la rappresentazione perfetta della mia immagine, di un ragazzotto degli anni ’80 che non era bellissimo ma con la sua simpatia, col suo savoir faire si dava da fare. Adesso un pochino la testa a posto l’ho messa. Un pochino, eh”. Billo le conquistava tutte ma con Moana Pozzi , nel film, va in bianco. “Capita anche ai migliori”, scherza l’attore.

Jerry Calà nel film “Vacanze di Natale” (Foto Instagram)

“‘Vacanze di Natale’ raccontava la gente vera, il personaggio mi calzava a pennello”

“Vacanze di Natale” è il suo manifesto e l’attore ricorda come è approdato alla pellicola: “C’era stato il successo di ‘Sapore di mare’, sempre con i Vanzina e io stavo girando Al bar dello sport con Lino Banfi. Arrivò sul set il mio produttore e mi disse che i Vanzina volevano fare la versione invernale di Sapore di sale, ma ambientata ai nostri giorni, negli anni ’80. Il primo dei loro instant-movie. Accettai subito, anche perché quando Carlo ed Enrico mi raccontarono il personaggio, mi calzava a pennello”. Ma non chiamatelo cinepanettone. “Non è giusto chiamarlo cinepanettone – sottolinea –  questa è una signora commedia con tutti gli attributi. È stato un film che ha riportato la commedia di satira, di costume in un momento in cui il cinema era molto favolistico. Penso a Celentano, per esempio. Film magari belli ma surreali. ‘Vacanze di Natale’ raccontava la gente vera. I personaggi i Vanzina li avevano presi e fotocopiati dalle loro esperienze e dai loro viaggi, dalle loro vacanze a Cortina col padre”.

“Eravamo dei ragazzi e tra cene e dopocene ci si divertiva, alla grande”

Ai tempi il linguaggio era politicamente scorretto ma Jerry Calà sottolinea come molti temi fossero già attuali e moderni: “Il linguaggio rappresenta come si parlava in quel momento, negli anni ’80. Era sicuramente anche un po’ cattivo e affrontava temi che non si erano affrontati, come la ‘fluidità’ del personaggio interpretato da Christian De Sica, che viene trovato a letto con il maestro di sci e si dichiara ‘bisex’. Alcuni erano perplessi, invece piacque tantissimo e abbiamo sdoganato alcune situazioni che oggi sono comuni”. Di quei giorni in cui si girava il film a Cortina ha ricordi indelebili. “Carlo Vanzina era una persona deliziosa infondeva sicurezza – svela –  perché vedevi che lui sapeva esattamente cosa girare e come. Non girava niente che poi non avrebbe trovato posto nel film. E poi lui finiva presto e tutti lo adoravamo, così avevamo tanto tempo per godercela!”.

Poi aggiunge: “Eravamo dei ragazzi e tra cene e dopocene ci si divertiva, alla grande. Avevamo tutta la cittadina dalla nostra parte, in qualche modo erano tutti coinvolti nella lavorazione: albergatori, ristoratori, c’era chi faceva una comparsata, chi aiutava, dalla Cooperativa a Corso Italia, dal Vip Club al Cristallo e al Poste, c’è stato un bellissimo rapporto tra la troupe e Cortina”.

Jerry Calà e Cristian De Sica (Foto Instagram)

“Vado sempre a Cortina, ormai ho tantissimi amici”

Da quel periodo in poi non ha più abbandonato quei luoghi ma precisa. “Prima di allora non me la potevo permettere, l’ho conosciuta con questo film e non l’ho più abbandonata. L’ho frequentata anche per lunghi periodi quando non lavoravo: mi trasferivo a Cortina anche un mese perché ormai ho tantissimi amici”. Stefania Sandrelli nel film era il suo primo amore. “Stefania è una donna e un’attrice fantastica – ricorda ancora l’attore –  io ero emozionatissimo, per me lei era un mito: quando mi dissero che sarebbe stata la mia partner impazzii. La prima sera che girammo dovevamo subito baciarci. A me sudavano le mani. Lei mi guardò e mi disse: “’Guarda Jerry che io i baci finti non li so dare’. ‘Figurati io’”.
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Jerry Calà e Guido Nicheli (Foto Instagram)

“Moana Pozzi era una ragazza dolcissima, una grande professionista

Un ricordo malinconico va all’attore Guido Nicheli, il cummenda Donatone, venuto a mancare nel 2007. “Per noi era un guru – dichiara –  uno che tutto il giorno sparava quei suoi motti, non recitava, era il suo modo di essere e di parlare. Così com’era nel film era nella vita, a parte non era un cummenda ricco, ma mi raccontava che in alcune situazioni, siccome era uno che aveva un bel portamento e si vestiva bene, riusciva a farsi scambiare per un capitano d’industria”. Anche Moana Pozzi non c’è più, di lei dice: “Era una ragazza dolcissima, una grande professionista. Nella scena che girammo fu anche brava, naturale”.

Jerry Calà (Foto Instagram)

Il 24 dicembre uscirà sulle piattaforme “Chi ha rapito Jerry Calà?”

Jerry Calà pensa al futuro e a nuovi progetti dopo l’infarto che lo ha colpito lo scorso marzo. Il 24 dicembre uscirà sulle piattaforme un film che ha diretto, scritto e interpretato: “Chi ha rapito Jerry Calà?”. “L’idea l’hanno avuta a Napoli, io l’ho sviluppata – spiega –  penso di aver fatto un film molto originale in cui interpreto me stesso che va a Napoli fare una delle mie solite serate e tre disperati pensano di fare un sequestro lampo tutto rose e fiori, credendo che i miei amici, che nel film sono Massimo Boldi e Mara Venier che interpretano sé stessi, tirino fuori subito i soldi per il riscatto. Invece non va esattamente così, forse perché non mi sono comportato esattamente da amico nel film”. Un po’ come nella vita, visto che Mara Venier ha sempre raccontato che Jerry Calà l’ha tradita. Ma l’attore si affretta a minimizzare: “Ma sì, ma a lei piace sempre scherzare”.

Pubblicato il 17/12/2023 14:31

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