Irene Pivetti: "Per un anno, ho messo gli stessi jeans"

Irene Pivetti vive con 1000 euro: “Per un anno, ho messo lo stesso maglione e gli stessi jeans”

Daniela Vitello

Irene Pivetti vive con 1000 euro: “Per un anno, ho messo lo stesso maglione e gli stessi jeans”

| 07/12/2022
Irene Pivetti vive con 1000 euro: “Per un anno, ho messo lo stesso maglione e gli stessi jeans”

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Irene Pivetti ha 59 anni e una vita distrutta da due inchieste che la vedono indagata: una riguarda le importazioni di mascherine dalla Cina, l’altra l’export di Ferrari. Oggi l’ex presidente della Camera dei deputati vive con 1.000 euro al mese, gestisce una mensa sociale a Monza e a fine serata si ritira in un dormitorio. In un’intervista rilasciata a Candida Morvillo per il “Corriere della Sera”, Irene Pivetti descrive quella che considera la sua terza vita.

Barbara D’Urso e Irene Pivetti (Foto da video)

“Ci sono momenti in cui la tentazione di lasciarti andare c’è”

“E’ certo che sono una donna veramente difficile da uccidere – esordisce – Mi sono detta: non morirò per via di queste inchieste. Ci sono momenti in cui pensi qualsiasi cosa: la tua vita è a brandelli, la famiglia a pezzi, non hai più soldi e la tentazione di lasciarti andare c’è. Per un anno, ho messo sempre lo stesso jeans e lo stesso maglione, non avevo fisicamente voglia di esistere. Ma ho pensato: se muoio, do ragione a chi mi accusa e io non sono quella di cui scrivono loro. Leggere 45mila pagine che argomentano perché sei un truffatore è orrendo, se non lo sei”.

Veronica e Irene Pivetti (Foto da video)

“Nel 2020, avevo dovuto lasciare i miei uffici”

Irene Pivetti parla del suo nuovo lavoro: “È un posto che esiste dagli Anni 70, prima come dormitorio della Caritas, poi del Comune. Il ristorante sottostante nasce come mensa e, col tempo, diventa il centro di aggregazione del quartiere, poi chiude. Nel 2020, io avevo dovuto lasciare i miei uffici e sono stata accolta dalla Cooperativa Mac, che si occupa del reinserimento di ex detenuti, disoccupati e soggetti con fragilità. Ho cominciato a collaborare con loro. Quando il Comune ci ha chiesto di riaprire e gestire l’ex mensa, abbiamo accettato, con l’obiettivo di farla tornare un centro di animazione sociale. Questo è un posto dove si mangia con poco, ma anche dove gli anziani vengono a giocare a carte, i ragazzi a fare il doposcuola. Di pomeriggio, riceviamo chi cerca lavoro o aiuto con pratiche sanitarie, fiscali…”.

Irene Pivetti e Barbara D’Urso (Foto da video)

“Per avere la corrente, ho dovuto trovare una persona che garantisse per me”

L’ex leghista ha una camera e un bagno nel dormitorio sopra la mensa e ha “una microcasa in affitto a Milano”. “Sono stata 15 giorni senza luce – racconta – perché per allacciartela, guardano la bancalità e, ora, la mia reputazione è considerata negativa. Per avere la corrente, ho dovuto trovare una persona che garantisse per me”. Con 1.000 euro al mese, confida, si vive “spartanamente”. “Ma non mi lamento – precisa – Io questa storia non l’avrei neanche raccontata, se n’è accorto il giornale locale. Questa vicenda giudiziaria è capitata a me e la si racconta, ma tantissimi restano coinvolti in inchieste che finiscono magari in nulla. Intanto, però, ti ritrovi con le aziende polverizzate, la reputazione distrutta”.
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Veronica e Irene Pivetti con i genitori (Foto da video)

“Mi sento in colpa perché non ho potuto proteggere i miei figli”

Irene Pivetti ha due figli, Ludovica e Federico, nati dal suo matrimonio con Alberto Brambilla da cui si è separata nel 2010. “La grande è sposata, il ragazzo studia all’estero – confessa – Una vicenda simile stravolge la famiglia e mi sento in colpa verso di loro perché non ho potuto proteggerli. Il momento più duro? L’inizio. All’inizio, non puoi crederci, pensi che sia un errore, pensi: ora si accorgono che hanno sbagliato. E doloroso è sentire un mare di odio di cui non sai farti una ragione. Ai miei figli, ho detto: non dobbiamo cedere alla rabbia né covare rancore, non dobbiamo lasciarci cambiare”.

Irene Pivetti (Foto da video)

“Sento di aver ricevuto una grazia da San Giovanni Paolo II”

“Però, sono serena: la fede mi dà pace – conclude – Io sento di aver ricevuto una grazia da San Giovanni Paolo II, lo prego sempre, ma non gli chiedo che questa storia finisca. Gli chiedo: fammela vivere in pace. Intanto, la mia vita continua. Ho fatto un ragionamento: la tegola mi ha colpito a 58 anni, un processo dura in media un decennio, è pensabile ricominciare a vivere a 70 anni? No”.

Pubblicato il 07/12/2022 12:58

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