Amore al capolinea per Guendalina Tavassi e Umberto D’Aponte. A svelare la rottura è stata proprio l’ex concorrente del “Grande Fratello Vip”, oggi opinionista e influencer, sul suo profilo Instagram. La coppia ha due figli: Chloe, 8 anni, e Salvatore, 5.
“Vi chiedo un minimo di tatto e sensibilità”
“Io vi chiedo solo di evitare di scrivere ed insinuare su situazioni inesistenti – ha scritto Guendalina tra le Instagram Stories – di avere un minimo di tatto e sensibilità su questa vicenda, vorrei solo serenità per i miei figli e per la mia famiglia. Umberto è il padre dei miei figli, la persona più importante della nostra vita, ci vogliamo un bene smisurato e viviamo in armonia per l’amore dei nostri bambini”.
“Io e Umberto siamo separati in casa da mesi”
“Siamo separati in casa da mesi – ha aggiunto – e che questo fatto sia rimasto privato finora è la prova del raggiunto equilibrio familiare, un sentimento può mutare nella forma ma rimanere buono nella sostanza, soprattutto quando ci sono di mezzo i figli. E nessun tipo di attrito tra la coppia”.
“Continueremo a volerci bene”
“Umberto e io continuiamo a volerci bene e a rispettarci e ad amare più di noi stessi i nostri bambini – ha concluso – Sono sicura che chi ci segue da tempo e ha imparato a conoscerci comprenderà questa nostra decisione. L’amore non è solo passione e ‘ti amo’ ma volersi bene nel profondo in ogni circostanza”.
Quando Guendalina disse: “Io e Umberto non dormiamo più nello stesso letto”
Qualche settimana fa, sempre attraverso una Instagram Story, la Tavassi aveva fatto sapere di non dormire più nello stesso letto con il marito. Per l’ex gieffina si trattava di una “vendetta” per uno “sgarro” del consorte risalente ad un anno fa. In tanti hanno pensato ad un tradimento.
Il video intimo rubato da un hacker
Lo scorso novembre, i due coniugi erano rimasti vittima di un hacker che aveva rubato alcuni loro video intimi dal cellulare di lei. Uno di questi filmati, oltre a circolare in gruppi Whatsapp e Telegram, era finito su un sito hard. La Tavassi ha sporto denuncia alla Polizia postale (LEGGI QUI).