Giovanni Paoli, primogenito del cantautore Gino morto venerdì scorso a seguito di un infarto, era molto legato alla sorella Amanda. Il giornalista era nato a Genova nel 1964 dal primo matrimonio di Gino Paoli con Anna Fabbri. Nello stesso anno nacque Amanda, frutto dell’amore del cantautore per l’attrice Stefania Sandrelli. “Sono stata la figlia del peccato e di padre ignoto fino all’età di 25 anni – raccontò Amanda Sandrelli in un’intervista al “Corriere della Sera” – Mamma e papà non li ho mai visti vivere insieme, e per questo non sono cresciuta con la classica dinamica genitoriale, ma ho vissuto in una famiglia allargata, incasinata e popolata da tante belle persone. Mio padre era regolarmente sposato con Anna Fabbri dalla quale era in attesa del figlio Giovanni che è nato tre mesi prima di me perché intanto anche mia madre era incinta. Insomma, un bel pasticcio. E infatti, dati i tempi visto che stiamo parlando del 1964, lui non ha potuto darmi subito il suo cognome. Solo in seguito per me è staro possibile chiamarmi Sandrelli Paoli”.
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Giovanni Paoli, il primo incontro con la sorella Amanda: “Fu un colpo di fulmine”
“I rotocalchi impazzirono. Mi seguivano dappertutto, per fotografarmi con i bambini – svelò Gino Paoli in un’intervista al “Corsera” nel 2023 – Così entrai nella redazione di ‘Stop’ con una mazza da baseball, gridando: ‘Se non la smettete, torno qui e con questa abbatto il primo che incontro’. Smisero. Stefania si era sposata con un uomo che non mi piaceva. Lo affrontai e lo convinsi a lasciarmi la bambina. Così Amanda e Giovanni sono cresciuti insieme. Grazie alla generosità di mia moglie Anna”. Lo scorso anno, in occasione dei 90 anni del padre, Giovanni Paoli raccontò su “Dillinger News” il primo incontro con la sorella Amanda: “Nell’estate del 1972, Gino mi fa: ‘Domani andiamo a conoscere tua sorella’. Io: ‘Ma papà, io sono figlio unico’. Lui: ‘No’. Mi carica in macchina e lungo l’Autosole non spiccico una parola, frastornato”. Il giornalista descrisse la sorella “una bambina meravigliosa. Amanda e io ci annusiamo come gattini, emozionati e imbarazzati. Ma è presto colpo di fulmine. Nel viaggio di ritorno a Milano, sui sedili posteriori, ci raccontiamo mille cose senza alcuna interruzione”.

Gino Paoli: “Giovanni è il più accondiscendente dei miei quattro figli”
“Giovanni e Amanda, i miei primi due figli, hanno condiviso un lungo tratto di vita – scrisse Gino Paoli nel suo libro “Cosa farò da grande. I miei primi 90 anni” –. Dall’infanzia fino all’adolescenza hanno vissuto insieme, facendo tutti quegli errori che è naturale commettere a quell’età. Perché sbagliare è fondamentale per capire quale strada non è quella giusta”. “Sono felice dei miei quattro figli – sentenziò – Statisticamente, su quattro uno dovrebbe essere un mezzo delinquente. E invece no: sono tutti e quattro persone perbene, merito delle loro madri, non certo mio. Giovanni forse è il più accondiscendente dei quattro, il più disponibile. E ormai è un uomo di quasi sessant’anni, fa il giornalista. È, in un certo senso, una persona diversa da me. Non posso più vederlo come il bambino che un tempo mi seguiva ovunque”. Dopo la morte del suo primogenito, Gino Paoli si è trincerato nel silenzio.

Chi era Giovanni Paoli
Giovanni Paoli, morto a 60 anni venerdì scorso nell’unità coronarica dell’ospedale Niguarda di Milano, era il direttore responsabile di “Dillinger News”, sito di Fabrizio Corona. Da giovanissimo, aveva suonato nella band del papà. Aveva mosso i primi passi nel mondo del giornalismo nel settimanale Noi diretto da Gigi Vesigna. Era stato caposervizio nel settimanale “Chi”, vicedirettore del settimanale “Voi”, vicedirettore di “Novella 2000” e aveva scritto per “LeiStyle” e “Diva e Donna”. Lascia una compagna e la figlia 18enne Olivia.